Dopo la notizia del risultato positivo conseguito dal Comune di Foggia nella riscossione dei tributi, il dirigente comunale Carlo Dicesare ha scritto una missiva al sindaco Franco Landella, precisando alcuni passaggi. “L’applicazione e la riscossione dell’Imposta Municipale Propria (IMU) e del Tributo per i Servizi Indivisibili (TASI) – chiosa -, è ascrivibile unicamente al Comune di Foggia che, giusta deliberazione di Giunta comunale n. 111 del 26.11.2014 ed a mezzo il Servizio Politiche Fiscali dell’Ente, assolve a tale funzione direttamente ed in economia, conformemente a quanto previsto dalle disposizioni di legge (art. 1, comma 690, L. 147/2013) e del relativo Regolamento comunale di attuazione (art. 55, Reg. IUC, approvato con Deliberazione di Consiglio comunale n. 196 del 8.9.2014). Il versamento di entrambi i tributi, eseguito mediante utilizzo della delega di pagamento Modello F24, ovvero con l’apposito bollettino di c/c postale, non rileva minimamente sulla soggettività attiva d’imposta del Comune di Foggia, a cui compete, nella qualità di Ente impositore della IUC, la completa gestione delle operazioni di applicazione e riscossione dell’entrata. A tal fine, in attuazione delle citate disposizioni di legge, regolamentari ed amministrative, il Servizio Politiche fiscali del Comune di Foggia offre costantemente all’utenza, soprattutto in occasione della scadenza dei pagamenti in acconto e saldo dell’IMU e della TASI, una qualificata assistenza tecnica e giuridica, ovviamente a titolo completamente gratuito, finalizzata al calcolo dell’imposta o del tributo dovuto ed alla corretta predisposizione del relativo modello di versamento, facilitando e semplificando il contribuente nell’assolvimento della propria obbligazione fiscale, senza dover necessariamente ricorrere alle competenze, a titolo oneroso, di professionisti del settore”.
“Lo strumento delega di pagamento mod. F24 – continua -, utilizzato per i versamenti IMU e TASI, pertanto, non autorizza in alcun modo a trasferire il risultato raggiunto dall’Ente locale allo Stato (Agenzia delle Entrate – struttura di gestione dei versamenti effettuati a mezzo modello di pagamento F24), che provvede, tra l’altro, a trattenere alla fonte le somme destinate a confluire sul c.d. Fondo di Solidarietà Comunale, alimentato, come noto, con una quota dell’imposta municipale propria (IMU) di spettanza dei comuni. Per analogia di ragionamento, del resto, andrebbe reso merito anche alle Poste Italiane S.p.a. per le riscossioni conseguite tramite c/c postale. In conclusione, il positivo piazzamento del Comune di Foggia nella graduatoria nazionale relativa al grado di riscossione dell’IMU e della TASI, pubblicata dal quotidiano economico ‘Il Sole 24 Ore’ del 5 novembre 2017, contrariamente a quanto riportato negli articoli di stampa in premessa richiamati, è sicuramente imputabile all’organizzazione ed alla competenza del Servizio comunale preposto alla loro gestione ed ancor di più, considerato che il dato attiene ai versamenti volontari, al senso civico dei cittadini contribuenti che, nella quasi totalità, assolve puntualmente ai propri obblighi tributari”.
Mainiero: “Tari non versata per 8 milioni”
La replica al dirigente arriva dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Giuseppe Mainiero. “Alcuni passaggi sono basati su assunti infondati. Come bene sa Dicesare, quella classifica evidenzia plasticamente come il cittadino foggiano (dato consuntivo 2016) paghi puntualmente e volontariamente IMU e TASI, ma anche le Addizionali IRPEF, istituiti dallo Stato per finanziare gli Enti Locali, attraverso il Modello F24 (Agenzia delle Entrate – struttura di gestione dei versamenti effettuati a mezzo modello di pagamento F24) ma allo stesso tempo, ed assolutamente non nella stessa misura, non lo fa per la TARI, tributo che ‘gestisce’ il Comune di Foggia per il tramite del suo concessionario, rispetto al quale oltre 1/4 dei ruoli emessi non risulta versato, parliamo di circa 8 milioni di euro. Bene farebbe Dicesare – prosegue – ad interrogarsi sulla ragione profonda per la quale lo stesso cittadino foggiano sia così puntuale al versamento volontario dei tributi, come IMU/TASI ed addizionali IRPEF, provvedendo personalmente sia alla determinazione del quantum che alla compilazione dei dichiarativi e del relativi modello F24 (attraverso i CAF o i Professionisti incaricati non esistendoci, nel senso che non esiste, alcuna struttura comunale preposta comunale), ma allo stesso tempo diventi indisciplinato ed evasore per quei tributi, vedi TARI, per quelle tariffe e per le multe per violazione del Codice della strada dove la ‘gestione’ è esclusivamente del Comune in ‘concorso’ con il concessionario”.
“E ancora ci spieghi, sempre Dicesare – spiega ancora -, il quale afferma che ‘è sicuramente imputabile all’organizzazione ed alla competenza del Servizio comunale preposto alla loro gestione’, come mai quando ci discostiamo dai versamenti volontari dei contribuenti ed andiamo ad analizzare i ‘ruoli coattivi’, cioè di ‘quelli dei cittadini che non pagano’, non possiamo che constatare l’insufficienza, che rasenta l’inesistenza, dell’attività della riscossione coattiva frutto di quella che dovrebbe essere il contrasto alla evasione. L’unica cosa vera che evidenzia la classifica de Il Sole 24 Ore è che il dato attiene ai soli versamenti volontari, all’esclusivo senso civico dei cittadini foggiani che, nella quasi totalità, assolvono puntualmente e volontariamente ai propri obblighi tributari quando non c’è di mezzo il Comune di Foggia”.