“Ogni anno, in quella ricorrenza atroce che è l’11 novembre, la nostra comunità è squarciata da un dolore profondo. La dipartita di quei 67 foggiani scomparsi in pochi istanti, tutti assieme, per il crollo di quelle mura che avevano rappresentato, fino ad un attimo prima, la loro casa e lo scenario delle loro vicende umane e familiari si manifestano di fronte a noi riaprendo ferite che mai potranno essere rimarginate del tutto”. Questo il messaggio del sindaco di Foggia, Franco Landella nel giorno del ricordo delle vittime del crollo di viale Giotto. Era l’11 novembre 1999. “E come ogni anno noi ricordiamo quella tragedia, ne raccontiamo la storia, ne riviviamo il dramma – dice il primo cittadino -. Consegniamo alle giovani generazioni ed a tutti coloro i quali non hanno vissuto direttamente quei giorni cupi il dovere di custodirne la memoria. Perché nessuno dimentichi quelle 67 vite innocenti spezzate. L’11 novembre è per Foggia un giorno che resterà scolpito nella sua storia e nei cuori di una comunità che ha pianto e sofferto.
L’iniziativa che il Comune di Foggia ha organizzato stasera, e che avrà come cornice il nostro Teatro “Umberto Giordano”, vuole essere un modo per onorare quei lutti, per inchinarsi in modo deferente di fronte a chi perse la vita in quel maledetto crollo e per stringerci intorno alle loro famiglie. Un appuntamento che rappresenta un monito per ciascuno di noi, che richiama chi si occupa della sicurezza delle abitazioni ad un più alto senso di responsabilità.
In questa giornata torneremo con la mente e con il cuore a 18 anni fa. Questa sera ascolteremo le testimonianze di coloro i quali lavorarono senza sosta nei soccorsi, delle migliori energie che si mobilitarono e di chi, come l’onorevole Paolo Agostinacchio, rappresentava nella veste di sindaco la nostra città. Lo faremo ripercorrendo idealmente quel dramma che ferì al cuore Foggia, rivivendo ogni ora di quel dannato 11 novembre. Lo faremo senza dimenticare la vicinanza dell’allora Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, e dell’allora presidente del Consiglio dei Ministri, Massimo D’Alema, che proprio per il suo impegno, istituzionale e personale, in quella tragedia è stato insignito della nostra cittadinanza onoraria.
Foggia non dimentica e non dimenticherà. In questa giornata lo spirito di comunità e di identità dei foggiani continueranno a vivere esattamente come 18 anni fa. Perché non può esserci futuro senza memoria».