
di MOLLY CLAUDS
Sorrisi e gioia per la neosegretaria provinciale del Pd Lia Azzarone, proclamata nella sua nuova carica dall’assemblea provinciale. Il partito è una palestra di vita, la comunità fa la differenza tra un partito e una lobby, tra il partito e un comitato. Queste le parole di esordio della garante Maria Grazia Campo. L’assenza dei delegati gentiliani è culminata nella consapevolezza della candidatura unitaria di Daniele Dalessandro, consigliere comunale di Cerignola ed ex fedelissimo dell’europarlamentare alla presidenza del partito, eletto all’unanimità. “Non permetterò di infangare la dignità del partito, che non ha bisogno di lezioni di legalità, perché noi l’abbiamo affermata in posti come Monte e Cerignola”, ha detto il giovane dirigente con vigore e orgoglio.
114 i delegati che hanno agitato il loro tesserino a favore di Lia Azzarone. Parole di soddisfazione e di incoraggiamento per lei da parte del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che ha evocato più volte Cerignola e il suo valore nella storia del partito, della federazione e della comunità pugliese.
“Vedere la prima donna nella federazione che fu di Peppino Di Vittorio è un orgoglio per noi che da Bari la guardavamo con invidia e stima, consapevoli che avremmo dovuto imitare il vostro esempio. Lia è una ragazzina, le ho visto fare di tutto, dalle cose più umili a quelle più difficili. Ho voluto portarle il senso della particolare commozione, che provo. Cerignola manca alla Puglia e noi siamo consapevoli che ci possiamo arrivare coltivando l’unità. Ricordo un film, i Divergenti, venivano considerati pericolosi per l’insieme”, ha detto dal podietto della Camera di Commercio. “Questa federazione ha saputo tenere insieme il partito di Capitanata, non è una frase fatta, io penso che tante volte questa provincia ha saputo imprimere un cambiamento. Ricordo la vittoria di Nichi, è una forza che è il frutto di legami che evolvono senza rompere il gruppo. La candidatura di Lia Azzarone era giusta poiché premiava tutte le culture del partito e mi sarei aspettato che fosse accettata da tutti, perché Lia non è un candidato che ci siamo inventati, ma ha saputo costruire i momenti del Pd. Ha imparato a vivere progetti politici”.
È rivolto alla segreteria ha osservato: “Continua a sentirti inadeguata, l’unico modo per superare i problemi è studiare. Ascolta le voci dissonanti, continua il cammino non sentendoti indispensabile, il partito ti consegna la segreteria sapendo che con umiltà, tenerezza e forza con i sindaci guiderai la nostra comunità”. L’impegno e l’incarico per lei: “Oggi è una giornata dura, quando ho saputo di Grasso per me è stato un colpo durissimo, ho sempre pensato che il Pd fosse nato per persone come Piero. Per ora ha lasciato il gruppo, ma dobbiamo trovare le ragioni per riportarlo nel Pd. Lia potrebbe cominciare da questo il tuo mandato, scrivendo a nome di noi tutti una lettera a Piero Grasso per invitarlo il 21 marzo a Foggia alla manifestazione di Libera, perché lo riteniamo indispensabile. Da qui questo appello sarebbe risultato più credibile, proviamo a dirgli che il pensiero divergente potrebbe prevalere. Al lavoro e alla lotta Lia, qui la lotta non mancherà, spero non tra di noi. Saluto con rispetto anche chi questo congresso lo ha perso”.