Ancora bollino rosso in 26 città. Continua l’ondata di caldo sull’Italia con picchi record. A Grazzanise, in Campania, la temperatura percepita -riporta il sito dell’Aeronautica militare- ha raggiunto i 54 gradi, a fronte dei 34 reali, per effetto dell’elevata umidità. Roventi anche Ferrara (50 gradi avvertiti, ma 40 gli effettivi), Marina di Ginosa in Puglia (49 a fronte dei 36 reali) e Guidonia in Lazio(48 rispetto a 40). Diverse le località in cui il termometro «virtuale» ha raggiunto i 47 gradi: Forlì, Rimini,Latina e Capo Carbonara in Sardegna. Tutta colpa dell’anticiclone Lucifero, che porta sull’Italia aria rovente dal Sahara. Mentre per quanto riguarda le temperature reali Orvieto alle 14 di giovedì si sono registrati 44,5 gradi effettivi, in provincia di Foggia 44.
Il Paese più caldo al mondo
La situazione resterà stabile almeno fino a domenica. Il ministero della Salute segnala anche per venerdì a rischio 26 città: da Bolzano a Catania, da Torino a Roma, da Cagliari a Pescara. Poi al Nord arriverà qualche pioggia, pure intensa, mentre al Centro-Sud la canicola resterà fino a metà della prossima settimana. “Escludendo i Paesi del Deserto del Sahara e del Deserto Arabico, il Pakistan e l’Iran – scrive il Centro Epson Meteo – in questi giorni l’Italia, insieme agli stati della West Coast degli USA (California, Nevada e Oregon), è il paese più caldo al mondo, con temperature diffusamente intorno ai 40C e con picchi massimi di 42-43C. Con queste temperature città come Bologna, Firenze, Perugia, Arezzo, Ferrara, Roma, Foggia, Taranto, Cosenza, Sassari, sono calde come Las Vegas e decisamente più roventi di Miami e l’Avana (34C), di Calcutta, Bangkok e New Delhi (35C), de Il Cairo (37C)”. Di notte le temperature non scendono sotto i 25 gradi, e anche in mare si raggiungono i 28-30 gradi, 2-3 gradi sopra la media. Nella classifica di Sky tg24, Foggia primeggia davanti a molte città italiane e a La Mecca, Algeri e Kuwait City.
Ozono e consumi elettrici
E con l’afa, arriva anche l’allarme ozono: in Lombardia ci sono stati diversi sforamenti oltre la soglia di pericolo. In Piemonte, Toscana, Lombardia, Alto Adige e Marche, le Arpa segnalano numerosi sforamenti della soglia di attenzione di 180 microgrammi per metro cubo, quella che mette a rischio i soggetti deboli per tosse, mal di testa ed edema polmonare. Ma nelle province di Milano, Monza, Como e Lecco è stata superata anche la soglia di allarme di 240 microgrammi, quella pericolosa per tutta la popolazione. Mentre i consumi elettrici, spinti dall’uso dei condizionatori, sono schizzati ai 55.000 megawatt/ora, lontani però dal record di 60.500 megawatt/ora del 2015. La siccità e l’afa di questi giorni inoltre hanno colpito pesantemente i prodotti base della dieta mediterranea: dal grano per la pasta all’olio extravergine di oliva fino alle conserve di pomodoro, la produzione è calata del 10-12%, anche se la qualità è aumentata.