Polizia dinanzi al Comune durante il consiglio comunale. Carabinieri in piazza per il comizio del sindaco Dino Tarantino. È rovente il clima a Orta Nova, nei giorni decisivi per l’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti. Nonostante lo spaesamento generale dei cittadini, ancora alle prese con la batosta degli aumenti fino al 120 per cento, il primo cittadino – sul palco con gli assessori Paglialonga e Spinelli – si è impelagato in accuse personali che non hanno chiarito nulla. Anzi. I fischi e le proteste rischiavano di scaturire in altro se non fosse stato per la presenza delle forze dell’ordine. Tarantino nel suo j’accuse non ha risparmiato nessuno se non se stesso, definendosi “incolpevole dell’aumento delle tasse” e “vittima” delle scelte della Regione Puglia. “Adesso il bambino lo tiene in mano la Regione – ha spiegato – perché io non so più cosa fare. Hanno detto di andare a Grottaglie perché i responsabili hanno solo pensato a prendere i benefici di questa faccenda, ma non si sono preoccupati che il fosso di Cerignola si stava riempiendo. Non si sono preoccupati perché hanno pensato ‘che ce ne frega a noi, se la vede chi viene dopo’. Questo non avete capito – ha detto agli ortesi -, non è che la tassa l’ho alzata io. La tassa è stata aumentata dalla Regione: da 92 euro a tonnellata quando conferivamo a Cerignola siamo passati a 170 euro perché siamo andati a Grottaglie. E poi, sull’ecotassa, prima godevamo di un benefit di 5 euro, adesso dobbiamo pagare 25 euro. Noi non abbiamo mai pensato di fare male ai cittadini, non c’era motivo. Non dovete ragionare come ragionano i fomentatori, falliti che continuano a fare le stesse cose sin dai tempi della discarica con Moscarella sindaco…”.
Peraltro, dopo la batosta al Tar, in consiglio comunale sono stati confermati gli aumenti. Dall’opposizione, Iaia Calvio (Pd) ha tuonato: “Dopo la strenua, quanto politicamente inconsistente, difesa d’ufficio dell’assessora Spinelli, che ha provato ancora una volta a sottrarsi alle gravissime responsabilità sue, del suo sindaco e della sua maggioranza, si vota: Tarantino, Lops, Gramazio, Guglielmo, Colonna, Tarateta, Quiese, Aghilar e Magistris votano per la conferma delle stratosferiche tariffe Tari. Almeno io posso dire che se questi stanno lì a fare ‘sti disastri non è per colpa mia”.