Scomparso nel nulla da quasi una settimana. Cresce l’ansia per le sorti di Pasquale Notarangelo, 26enne figlio di Onofrio Notarangelo e nipote di Angelo “cintaridd” Notarangelo, entrambi morti ammazzati rispettivamente a gennaio di quest’anno e a gennaio del 2015. Oggi all’alba il via alle ricerche. Al setaccio tutto il territorio garganico, a cominciare dalle campagne di Vieste e dalla zona dove è stata ritrovata la Fiat Punto del giovane. La sera di mercoledì scorso aveva detto alla moglie che usciva per incontrare alcuni amici, poi il vuoto. Stop alle comunicazioni.
Le ricerche sono partite da località Coppitella, non lontano dal luogo dove era parcheggiata la sua macchina. Trovata regolarmente chiusa dai carabinieri. Al lavoro, oltre agli uomini dell’Arma, Protezione civile, vigili del fuoco e il nucleo speleo alpino fluviali. Particolare attenzione a campagne, capannoni e casolari abbandonati, pozzi e anfratti. Ma il timore è che si possa essere dinanzi all’ennesimo caso di lupara bianca sul Gargano. Non si esclude, comunque, un allontanamento volontario dovuto al riacutizzarsi della guerra tra clan a Vieste. Due le fazioni contrapposte, la famiglia Notarangelo e il gruppo guidato da Marco Raduano, ex braccio destro di “cintaridd” prima della “scissione”.