Fa discutere l’incarico conferito dal direttore generale dell’Asl di Foggia, Vito Piazzolla, a Girolama De Gennaro al servizio infermieristico territoriale. A sollevare il polverone sull’infermiera il sindacalista dell’Usppi, Massimiliano Di Fonso. “Con 95mila euro l’anno ha superato persino lo stipendio del nuovo amministratore di Sanitaservice Massimo Russo – ha chiosato il sindacalista -. La De Gennaro si ritrova ad essere assunta a tempo indeterminato presso la Asl di Foggia come D.S.I.T., mediante scorrimento di una graduatoria utilizzata solo per la prima classificata dei tre idonei. È stata impiegata nel ruolo grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto in data 18 novembre 2015 tra i direttori delle Asl di FG e BAT, senza alcun atto formale preliminare, nel quale protocollo si rileva che ‘la graduatoria è composta da 3 idonee. Da tale graduatoria è stato assunto solo il vincitore, primo classificato’. Procedura discutibile in materia di assunzioni ed in vigenza di norme nazionali. Ma lo spreco ed il danno fatto da Piazzolla è legato alla procedura, che a parere di questa O.S. dovrebbe necessariamente essere chiarita, appare ancora più dannosa se si considera l’onere aggiuntivo di spesa che ha generato nel bilancio della Asl. Infatti una vera e propria assunzione, con deroga o senza deroga e con una dotazione organica ancora indefinita, costituisce una nuova e piena spesa aggiuntiva se si considera che all’interno della stessa Azienda sono presenti ed operative professionalità di pari qualifica e capacità della signora De Gennaro. Infatti il direttore-psicologo Piazzolla per portarsi a Foggia la De Gennaro ha dovuto defenestrare il Dai Giuseppe Chiodo che ricopriva precedentemente il posto che ora ha dovuto cedere alla De Gennaro, nonostante fosse vincitore di un avviso pubblico di dirigente sanitario, in possesso dei requisiti previsti per legge, e già dipendente della Asl?”.
Dalla direzione è arrivata la replica: “Non c’è nessuna anomalia nella procedura e la retribuzione di cui si parla è fuori da ogni ragionevole misura. In particolare, quest’ultimo aspetto ha, più di tutto, destato, comprensibilmente, un quasi unanime disappunto che i numerosi social hanno raccolto e testimoniato: un vero e proprio spreco di denaro pubblico e per di più in forme sospette e probabilmente illecite”.
“La delibera, in effetti – prosegue -, contiene un involontario elemento di confusione che, però, e in maniera singolare, non ha risparmiato neppure lo stesso segretario confederale Usppi, esperto di cose amministrative e dunque in grado di comprendere il passaggio nei termini in cui esso deve essere correttamente inteso: e cioè come riferimento contabile ad una spesa media stabilita dalla Regione Puglia nei costi standard per la valorizzazione delle dotazioni organiche. In altre parole, l’indicazione contabile si limita a citare una voce media di spesa, mentre nel caso specifico la retribuzione della lavoratrice assunta ammonta – come è agevole constatare nel link https://www.sanita.puglia.it/web/asl-foggia/dirigenti-dirigenti-non-generali- che contiene le voci stipendiali dei Dirigenti della ASL FG– ad euro 44.500,00 lorde, in assoluta sintonia con analoghe retribuzioni di pari livello. Nessuno spreco dunque e nessuna peculiarità contabile e amministrativa. La dottoressa De Gennaro, infatti, è stata assunta dalla Asl Foggia a seguito di scorrimento di una graduatoria di concorso relativa al ruolo di dirigente delle Professioni Infermieristiche ed Ostetriche con incarico di tipologia D (incarico di base). Tale procedura, affatto singolare e in linea con ragioni di economia e speditezza amministrativa, riflette una politica aziendale condivisa e conosciuta, immune fino ad ora da qualsiasi censura e polemica, attuata oggi, a distanza di quasi due anni, in forme e modi che questa Azienda considera del tutto non condivisibili”. Non è stato spiegato, tuttavia, il motivo per il quale non è stata tenuta in considerazione la graduatoria degli Ospedali Riuniti di Foggia per la selezione all’incarico, mentre si è preferito optare per la lista dell’Asl Bat.