Esposti anonimi dietro il blitz nel Comune di Mattinata. Ma il sindaco attacca “speculatori”

Presunte infiltrazioni mafiose nel Comune di Mattinata. Oggi la visita delle forze dell’ordine che hanno acquisito varia documentazione e si sono insediati per i prossimi tre mesi a Palazzo di Città su disposizione del prefetto di Foggia, Maria Tirone. La Commissione d’accesso agli atti (prevista dall’art. 143 comma 2 del D. Lgs 267/2000, riguardante proprio le presunte infiltrazioni criminali, ndr) è giunta a Mattinata a seguito di diversi esposti anonimi pervenuti alle forze di polizia – nello specifico alla questura di Foggia, al Comando Provinciale dei Carabinieri e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia.

“Gli organi comunali, il segretario comunale, i dirigenti ed il personale del Comune di Mattinata – fanno sapere dall’amministrazione del centro garganico – si rendono disponibili a prestare – quali garanti dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell’amministrazione – ogni collaborazione ai componenti dell’organo ispettivo al fine del corretto espletamento dell’incarico loro affidato. In relazione alle allarmistiche e totalmente non condivisibili notizie apparse su diversi organi di stampa, il Comune di Mattinata avverte l’obbligo di rassicurare circa la completa assenza di evidenze investigative o processuali che confermino tale sorprendente assunto. È bene precisare sin da ora che tutti coloro i quali hanno speculato mediaticamente, saranno perseguiti nelle opportune sedi civili e penali. Tali notizie (“Mafia, sciolto il comune di Mattinata”, “infiltrazioni camorristiche…”) sono da ritenersi lesive per l’immagine del Comune, che appare dipinto quale sede di infiltrazioni mafiose derivandone il rischio che tale negativa percezione, inoculandosi erroneamente nell’opinione pubblica, possa determinare un sensibile danno all’intera comunità mattinatese, su vari fronti – concludono dal Comune -, anche oltre l’immediato”.