Carcere di Foggia, ci risiamo. Nelle prime ore di questa mattina, l’ennesima aggressione. Intorno alle 9 e 15, è tornato a colpire B.N., 48enne detenuto, esperto di arti marziali. L’uomo, durante l’ora d’aria, si è diretto verso un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria immobilizzandolo con una mossa tipica dei karateka. Solo l’intervento degli altri agenti ha liberato dalla presa la vittima. Nessuna frase, nessuna parola, solo l’aggressione fisica per motivi attualmente ignoti. Non si escludono collegamenti con l’episodio di pochi giorni fa, quando il detenuto aveva mandato in ospedale 5 uomini della Penitenziaria perchè non assecondavano le sue bizzarre richieste.
“Il tafferuglio – fanno sapere dal Coordinamento Sindacale Penitenziario – è durato pochi attimi. Ma tanto è bastato per mandare il poliziotto nei locali dell’infermeria, bisognoso di cure mediche, controlli e una flebo. Lo stesso detenuto, non meno di pochi giorni fa, aveva già ferito 5 poliziotti. Oggi il sesto agente, già coinvolto in un’aggressione circa un anno fa”.
L’ennesimo episodio riaccende i riflettori sulla situazione di allarme all’interno della struttura foggiana. “Non aggiungeremo altro a quello che già da tempo denunciamo, anche se inascoltati, al vertice dell’Amministrazione Penitenziaria Centrale e Regionale. Gli episodi di violenza e di dileggio sono all’ordine del giorno. Serve una politica radicale di cambiamento e la certezza della pena. Troppi benefici hanno portato solo anarchia criminale”.
In Italia la popolazione detenuta è aumentata rispetto agli ultimi anni tanto da giungere a 55.000 reclusi, contro una capienza di 44.000 posti letto. In Puglia 3.400 detenuti contro la capienza regolamentare di 2.300 posti letto. A Foggia 570 detenuti contro una capienza di 350 posti, insomma il 100% in più e la carenza di poliziotti del 35% va a peggiorare le cose.