Tradizione, folklore, sagre, manifestazioni culturali, artigiano locale, enogastronomia tipica del territorio, attrattive naturali e paesaggistiche sono le caratteristiche che si fondano e formano il patrimonio artistico e culturale chiamato Monti Dauni.
Ma a che stato è il turismo in questa zona della Puglia? Quali sono i suoi limiti? E quali le sue potenzialità? La Fondazione Banca del Monte di Foggia insieme a Fondazione Puglia e all’Associazione A.c.t! Monti Dauni, in collaborazione con la Pro Loco di Troia, ha condotto una indagine conoscitiva sullo stato dell’arte del turismo nei Monti Dauni.
I risultati sono stati illustrati presso la sala Rosa del Vento di via Arpi, alla presenza di Saverio Russo, presidente Fondazione Banca del Monte di Foggia, Antonio Castorani, presidente Fondazione Puglia e Giuseppe Beccia, presidente A.c.t. Monti Dauni.
La ricerca, condotta nei mesi di gennaio e febbraio 2017, è partita dall’analisi dei dati ufficiali relativi alle presenze nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere dei Monti Dauni negli ultimi anni e si è poi sviluppata attraverso la somministrazione di interviste a tour operator e agenzie turistiche che operano in Puglia, imprese della ricettività turistica dei Monti Dauni e organizzazioni turistico-culturali del territorio. Il tutto allo scopo di ottenere un campione geograficamente rappresentativo, costituito da un lato dagli operatori presenti sul territorio provinciale, in particolar modo sul Gargano e da alcuni grandi operatori italiani che vendono servizi in Puglia.
I turisti che giungono sui Monti Dauni provengono da un 32% dalla Puglia, 24% dall’estero e 44% dal resto d’Italia. Territori però il più delle volte poco conosciuti. Il 44,4% degli intervistati ha affermato di conoscere molto poco la zona. Tra i limiti c’è l’assenza di servizi di base: dai bagni pubblici agli info point, dalle aree di parcheggio ai problemi relativi alla viabilità di molte strade. Proposte di turismo che, però, secondo i tour operator hanno avuto successo, totalizzando un 70% di prenotazioni. Bovino, Troia, Deliceto, Alberona, Candela e Orsara, secondo i dati che registrano gli arrivi e le presenze nei Monti Dauni, sono le mete più visitate tra italiani (in maggioranza) e stranieri.
I Monti Dauni attraggono l’interesse di turisti per un 26% grazie all’enogastronomia, un 34% per visite e fattori culturali. “Migliorare l’offerta turistica e puntare alla promozione del patrimonio, ricco di castelli, musei, aree archeologiche, che ricordiamo sono sempre fruibili e visitabili – ha detto Giuseppe Beccia -. L’indagine è stata basata maggiormente su 7 dei 29 borghi dei Monti Dauni”.
Gli operatori locali, con le loro associazioni, pro loco, guide e accompagnatori puntano molto sulla partecipazione ad eventi culturali folkloristici. Posizione che, non sembra essere condivisa dai tour operator, in quanto eventi di questo genere non creano flussi turistici e massicci ma chiamano all’attenzione soltanto visitatori delle zone limitrofe.