“Ringrazio il consigliere Alfonso De Pellegrino per la puntualità con la quale si occupa delle vicende dell’azienda Ataf SpA. È particolarmente importante che egli avverta il dovere di essere un osservatore attento di ciò che accade, anche sotto il profilo economico”. A dichiararlo è il presidente del Cda Ataf spa, Raffaele Ferrantino, che prosegue: “Il suo rilievo circa la richiesta, avanzata dalla Regione Puglia, di restituzione di parte del contributo erogato con riferimento al chilometraggio dei nostri autobus, tuttavia, merita alcune doverose precisazioni. La Regione Puglia, come si ricorda il consigliere comunale del Partito Democratico, ha chiesto la restituzione di 258.340 euro, in ragione del mancato raggiungimento, in sede di rendicontazione, dei chilometri preventivati. Ciò che il consigliere De Pellegrino però minimizza, per ovvie ragioni, è il periodo al quale questa richiesta si riferisce. L’anno in cui Ataf SpA non ha raggiunto il chilometraggio preventivato è infatti il 2014. Un anno in cui l’intero management dell’azienda era di diretta nomina della precedente amministrazione comunale, dunque della parte politica di cui De Pellegrino è espressione, dal momento che io sono stato nominato alla guida dell’azienda il 25 gennaio 2015 e Franco Landella è stato ufficialmente proclamato sindaco di Foggia nel giugno del 2014″.
Ad ‘aprire un altro buco’ nel bilancio di Ataf SpA, per usare le parole del consigliere del PD, “è stato quindi il management nominato dalla sua parte politica, dall’amministratore unico sino al direttore generale. È a questo management che spettava la responsabilità della direzione organizzativa dell’azienda ed al quale De Pellegrino potrebbe e dovrebbe chiedere conto di questa vicenda”.
“Ataf SpA è un’azienda che vive una condizione senza dubbio non facile – conclude -. Nessuno vuole nasconderlo. I sacrifici che si sono messi in campo e nel solco dei quali l’attuale Consiglio di Amministrazione e il Comune di Foggia stanno lavorando – dal riconoscimento dell’adeguamento inflattivo all’ampliamento del parco mezzi, fino all’attivazione di nuove corse verso le borgate – hanno come obiettivo proprio il miglioramento di questa situazione di difficoltà complessiva. Pretendere però di scaricare su chi oggi è al governo dell’amministrazione comunale e dell’azienda responsabilità che appartengono a chi ci ha preceduto, mi pare opera scorretta sul piano intellettuale e politico e dal respiro corto anche sul fronte della propaganda”.