“L’amministrazione comunale di San Severo sta portando avanti con protervia un progetto tanto dannoso quanto inutile: un impianto di compostaggio dove sorge stabilimento ex Safab (via Foggia). Qui non si tratta di fare donchisciottesche battaglie contro i mulini a vento. Il compostaggio è un’opportunità e una sfida ma non si può realizzare un progetto di tale portata bypassando i cittadini”. Lo dichiara Dino Marino, consigliere comunale Pd che fornisce una precisa disamina tecnica del caso: “Per dare un’idea dell’impatto che avrà sul territorio aggiungo che stiamo parlando di un impianto-dinosauro che avrà una potenzialità di trattamento di circa 45 mila tonnellate, sicuramente pensato per raccogliere Forsu anche da altri territori. Potrà essere utile per raccogliere Forsu da altre aree o, magari, per togliere la castagne dal fuoco ad una Regione pasticciona in piena crisi rifiuti e incapace di programmare un ciclo così complesso. Ma la convenienza per San Severo dov’è? Non possiamo trasformare San Severo in una nuova “Terra dei fuochi” per salvare in calcio d’angolo due amministrazioni assolutamente deficitarie in materia di programmazione del ciclo rifiuti (Regione e Comune di San Severo). E, ancora, sempre passando sopra la testa dei cittadini, la Giunta confeziona un accordo di massima per il costo del conferimento”, quando si é fatto sfuggire un impianto anaitobico sulla via di San Marco in Lamis, per costruirne uno privato più del doppio più grande e in un luogo che visti i venti di scirocco che soffiano sul nostro territorio renderanno la nostra città maleodorante sempre. Per il consigliere comunale Pd “siamo alla farsa. Dove sono finiti i proclami di legalità e trasparenza sui quali “Bene Comune” ha incentrato la sua campagna elettorale e il suo copincollato programma di governo?”.
Di qui l’invito alla Giunta Miglio: “Chiediamo al sindaco di revocare la delibera relativa all’impianto e di avviare una fase di discussione con i cittadini. Non siamo i primi, né saremo gli ultimi a far notare che dall’ultima relazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, emergono diverse incongruenze – chiamiamole così – sulla gestione dei rifiuti in Puglia. È importante ricordare, a questo proposito, che la Giunta Miglio è stata capace di gettare alle ortiche un finanziamento per un impianto pubblico aerobico di 20mila tonnellate – utile per il nostro ARO – ed uno privato di 45 tonnellate. In sostanza, presto avremo una San Severo maleodorante come Lucera. Per rendere possibile realizzare un impianto nell’area ex Safab, sono intervenuti per far cambiare il piano idrogeologico che, fino a poco tempo fa, vietava interventi di quel tipo in quella porzione di territorio sanseverese. Questo si chiama furto legalizzato. Si ruba ai poveri per dare sempre più ai ricchi. Rivediamo tutto il percorso in nome di quei principi di legalità, trasparenza e partecipazione che tutti dovremmo avere a cuore”.