La sala consiliare di Palazzo Dogana a Foggia ha ospitato questa mattina, la presentazione dell’intervento di riqualificazione naturalistica dell’area delle Sorgenti di San Nazario e Torrente Caldoli. In aggiunta si è parlato anche degli interventi a favore dei chirotteri nell’oliveto secolare inserito nella Rete Ecologica Regionale, in agro del Comune di Poggio Imperiale. L’area delle sorgenti di San Nazario è riconosciuta come uno degli ambienti naturalisticamente più importanti della provincia di Foggia. Il sito costituisce uno dei nodi della rete ecologica a scala regionale. Elemento caratterizzante dal punto di vista storico e ambientale delle aree oggetto del presente progetto di riqualificazione naturalistica è la sorgente di San Nazario, le cui acque sono note e sono state oggetto di culto sin dai tempi remoti, grazie alle qualità terapeutiche utili alla cura delle pelli degli animali. Al dibattito sono intervenuti i rappresentanti dei tre enti sottoscrittori: Patrizia Lusi, Presidente dell’ASP Zaccagnino, Alfonso D’Aloiso, sindaco di Poggio Imperiale e Giuseppe De Filippo, presidente del Consorzio per la Bonifica della Capitanata.
Tra gli obiettivi indicati il recupero ambientale dell’area e delle sorgenti di San Nazario attraverso il recupero dell’originario tracciato fluviale del Torrente Caldoli, la tutela ambientale, proponendo per la gestione e la manutenzione lungo il tratto interessato un nuovo approccio finalizzato al ripristino di condizioni della rete ecologica, fruizione ed educazione ambientale, per una precisa esigenza territoriale ed una crescente domanda del territorio per scopi didattici e turistico–ricreativi, conservazione e ripristino, ove possibile, della dinamica fluviale e degli habitat caratteristici, ripristinare diversi habitat (aree umide, siepi e ambienti ripariali, bosco planiziale) per rendere la zona ad alto contenuto biogenetico, aumento della sensibilizzazione ecologica della popolazione coinvolta dal progetto. Gli interventi, illustrati tramite apposite slide, riguardano l’eliminazione di elementi impattanti e detrattori della naturalità del sistema fluviale, il ripristino ambientale dell’area attraverso la ricostruzione storica del tracciato del T. Caldoli in prossimità delle Sorgenti di San Nazario, gli interventi mirati alla conservazione di specie animali e vegetali rare, inserite nelle liste rosse nazionali, mediante piantumazioni di specie autoctone e opere di ingegneria naturalistica.
I terreni dell’A.S.P. Dr. V. Zaccagnino, nel territorio del Comune di Sannicandro Garganico, sono caratterizzati dalla presenza di un oliveto secolare. Nell’area vegetano alcuni alberi secolari di ulivo, inseriti nella D.G.R. 19 aprile 2016, n. 501 , L.R. n° 14/2007 “Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia”.
L’olivo ha una ricca fauna di artropodi, che comprende più di un centinaio di specie fitofaghe e altre descritte come utili o indifferenti (Arambourg, 1986). In effetti, sono state identificate 15 classi di insetti, comprendenti 94-125 famiglie. Il gran numero di insetti e la ricca flora assicurano nutrimento a un gran numero di uccelli.
Al fine di incrementare la presenza di chirotteri è prevista l’installazione di 130 bat-box nell’area dell’oliveto secolare a monte dell’area delle sorgenti del Caldoli. Le bat-box saranno posizionate ad un’altezza di almeno 4 metri. Il foro di accesso dovrà essere orientato a sud-est o sud-ovest, tranne in situazioni particolari dovute principalmente ai venti dominanti.
Gli interventi proposti hanno perciò la duplice funzione sia di ricostituire l’ambiente naturale storico delle sorgenti del Caldoli per ricreare la rete di polle anfratti e anse delle rogge di risorgiva caratteristiche del nostro territorio, ma ha anche lo scopo di favorire l’instaurarsi di quell’equilibrio ecologico che permetta al sito di sopravvivere malgrado la pressione antropica limitrofa al fine di costituire un nucleo ambientale importante per la futura rete di corridoi ecologici.