
“Quanto accaduto ieri in via Fiume è un fatto gravissimo ed è l’ultimo di una serie di eventi criminali che hanno visto la polizia locale di Foggia come garante della legalità nel quartiere ferrovia”. Questo il commento unanime degli uomini della polizia locale di Foggia. “Noi non ci lasciamo intimorire da questi incidenti – avvertono – e continueremo la nostra attività in difesa dei cittadini foggiani che vivono o frequentano la zona e dei tanti cittadini extracomunitari onesti venuti in Italia in cerca di una vita migliore e che chiedono, anche loro, di essere tutelati dalle forze dell’ordine. Vogliamo precisare che i due colleghi, medicati presso il pronto soccorso di Foggia, sono stati dichiarati guaribili in pochi giorni non per la tenuta dell’aggressione ma perché sono stati capaci di difendersi grazie ai corsi di autodifesa ai quali il Comando di polizia locale ci sottopone”. La Uil Fpl nelle persone del segretario provinciale Luigi Giorgione e del coordinatore della polizia locale Stefano Berardino, esprime la massima solidarietà ai due agenti aggrediti che non si traduce solo in parole ma anche in fatti concreti. Proprio l’agente Berardino è subito intervenuto in soccorso dei colleghi contribuendo fattivamente all’arresto dell’aggressore.
“Non da ultimo vale la pena sottolineare – concludono – il fatto che la polizia locale non ha le tutele previste per le forze dell’ordine come, ad esempio, l’equo indennizzo quindi se il collega accoltellato alla mano si fosse ferito gravemente, non sarebbe stato trattato come un poliziotto o un carabiniere”.