La Corte dei conti, con una diffida del 14 marzo scorso, ha intimato la restituzione di circa 800mila euro a 24 consiglieri, ai responsabili del servizio e al segretario generale dell’ex amministrazione guidata da Gianni Mongelli. La delibera oggetto dell’attenzione della magistratura contabile pugliese risale al 6 aprile 2012 e riguarda il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per la transazione con le ex cooperative del verde che lavoravano per conto di Amica, società di igiene urbana fallita. Le somme sono da ripartire a tre società: la Union coop (599mila euro), Eurocoop (139mila) e Social Service (50mila).
Non è bastato, dunque, il parere del giudice delegato al fallimento, Roberto Gentile, che in data 3 aprile 2012 scriveva: “Letta la nota del sindaco di Foggia del 30.03.2012; ritenuto che non vi sia dubbio sul fatto che il Comune di Foggia abbia acquisito i servizi delle predette cooperative traendone utilità ed arricchimento con riferimento ad un pubblico servizio; rilevato che, a parere di questo ufficio, che in conformità ai principi espressi dalla Corte dei Conti in materia di debiti fuori bilancio, ben potrebbe il consiglio comunale procedere a riconoscere la legittimità del debito maturato nei confronti delle cooperative; […] per questi motivi conferma il provvedimento chiarendone la portata e interpretandone la motivazione”.