
Conversare della poesia di Elina Miticocchio e del suo ultimo libro “Le Stanze del vento”. È questo il fine di un Tè letterario declinato al femminile, che avrà luogo il prossimo sabato 11 marzo alle ore 17 nei salotti della Sala Fedora del Teatro Comunale Umberto Giordano.
Oltre all’autrice foggiana, sarà presente l’Assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani, la direttrice editoriale Secop Angela de Leo e l’artista Daniela d’Elia, organizzatrice dell’evento che avrà il compito di leggere alcune pagine del libro della Miticocchio.
Foggiana, classe 67, la Miticocchio è autrice di poesie e racconti, appassionata di arte pittorica, e scrive sul suo blog personale “Imma(r)gine”, spazio in cui raccoglie, oltre ai suoi testi, anche voci di altri autori e illustrazioni. Nel 2004 è stata selezionata per far parte di una plaquette dal titolo Le trincee del grembo – Dodici prove d’autore al femminile dell’associazione culturale LucaniArt.
Nel 2004 ha pubblicato la raccolta poetica dal titolo Per filo e per segno (Terra d’Ulivi). Nel 2015 per i tipi dell’Associazione culturale Exosphere PoesiArtEventi, nella collana Exosphere Plaquettes, la plaquette Semi di parole.
È presente nell’antologia di poesia italiana contemporanea per ragazzi Cieli bambini. Ed è inserita nell’antologia Sotto il cielo più largo del mondo. Trenta poeti dauni (Besa 2016).
“Ho scelto la parola come campo di elezione”, afferma la Miticocchio. “Il mio libro ha al suo interno delle Stanze che sono le mie tematiche, le mie passioni, i miei ambiti di interesse. Spesso mi riferisco alla figura della madre, ma quella di cui parlo non è la madre biologica, quanto piuttosto la terra. I sogni sono un nutrimento indispensabile alla mia arte. Vengono a trovarmi. Sono immagini asciutte che io traduco in frammenti visionari che alcuni definiscono ostici. Tra i miei temi grande importanza viene data all’amore, alla pace, alla famiglia”.
All’artista Daniela d’Elia, il compito di leggere una delle “Poesie dedicate” che riveste grande importanza nella vita privata dell’autrice. A moderare la giornalista Modesta Raimondi.