Ammontano a poco meno di 50 milioni di euro i danni provocati al patrimonio pubblico dalla emergenza-neve che ha colpito nel gennaio scorso la Puglia.
Cifra alla quale vanno aggiunti più di 15 milioni di euro di spese sostenute durante l’emergenza e circa 18 mila euro per smaltire gli animali da allevamento morti, per un totale che supera i 65 milioni di euro. È quanto scaturito da una ricognizione dei danni e dei fabbisogni economici che la Protezione civile pugliese ha compiuto facendo compilare a Comuni ed enti interessati apposite schede di segnalazione danni. I risultati della ricognizione, insieme ad una relazione tecnica, sono stati inviati l’1 marzo scorso al Dipartimento nazionale di Protezione civile a supporto della richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza avanzata dalla Regione al governo il 20 gennaio scorso. L’11 gennaio il governatore pugliese, Michele Emiliano, aveva dichiarato con decreto lo stato di emergenza stanziando 1,5 milioni per far fronte ai primi interventi.
Il report della Protezione civile
L’evento meteorologico che ha interessato la Puglia nel mese di gennaio 2017 ha assunto un carattere di eccezionalità in relazione alla sua estensione territoriale, alla sua intensità e ai disagi e danni causati alla popolazione, agli insediamenti produttivi, alle infrastrutture viarie e alla rete dei servizi essenziali.
Per far fronte all’evento, si è messa in moto tutta la macchina regionale della protezione civile con l’attivazione H24 delle strutture operative della Sezione Protezione Civile, presso la quale si è di fatto costituita l’Unità di Crisi, alla presenza del presidente della Giunta regionale, del vicepresidente e del presidente del Comitato Regionale Permanente di Protezione Civile, senza tralasciare il supporto e la professionalità messa in campo da associazioni di volontariato di Protezione Civile, le Province e la Città Metropolitana, i Comuni, le ASL, la Croce Rossa Italiana; strutture statali come le Prefetture, i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale dello Stato, i Carabinieri, la Polizia Stradale e l’Esercito e l’Aeronautica Militare, società come Enel, Acquedotto Pugliese, Italgas, Anas, Autostrade e le società ferroviarie.
L’evento nevoso, sebbene annunciato e gestito già nelle prime fasi previsionali e di allertamento, ha provocato danni ingenti di carattere economico nei vari settori produttivi: agricoltura, allevamento, industria e di carattere civico: inagibilità di strade, scuole, centri urbani isolati. Il Presidente della Giunta regionale, con Decreto n° 4 dell’11 gennaio, ha dichiarato lo stato di emergenza sull’intero territorio regionale in relazione alle conseguenze dell’eccezionale evento meteorologico, disponendo risorse finanziare regionali pari a 1.500.000 euro per far fronte ai primi interventi, ovvero: interventi realizzati dagli Enti locali nella fase di emergenza rivolti a rimuovere le situazioni di rischio e ad assicurare l’indispensabile assistenza alla popolazione colpita; attività di ripristino della funzionalità urbana ed extraurbana; attività di ripristino delle infrastrutture a rete e delle relative attrezzature nei settori dell’elettricità, del gas, delle condutture idriche e fognarie, delle telecomunicazioni, dei trasporti e viarie; smaltimento delle carcasse degli animali da allevamento.
In considerazione dell’estensione temporale e territoriale dell’evento meteorologico, con Deliberazione Della Giunta Regionale n. 18 del 20 gennaio 2017 è stata richiesta al Governo Nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza sul territorio regionale.
La Sezione Protezione Civile ha effettuato una attività di ricognizione dei danni e dei fabbisogni economici tramite la compilazione da parte dei Comuni/enti interessati di apposite schede di segnalazione danni opportunamente predisposte e che hanno prodotto il seguente esito: spese sostenute durante la fase di emergenza: 15.434.897 euro; spese sostenute per lo smaltimento di animali da allevamento: 17.900 euro; danni subiti dal patrimonio pubblico di competenza dell’ente che richiedono interventi urgenti di riparazione: 49.865.535 euro. Per un totale generale di spesa di 65.318.333 euro.
Questa ricognizione, unitamente alla relazione tecnica, è stata inviata lo scorso 1 marzo al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile a supporto della richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza.
Per il superamento dell’emergenza, fondamentale è stato l’impegno prestato da tutto il sistema regionale di Protezione Civile che ha operato in condizioni proibitive per fornire assistenza alla popolazione e ridurre l’impatto di questo evento meteorologico straordinario.