Un presidio fisso di polizia dinanzi al pronto soccorso. È questa l’ipotesi che sta prendendo corpo dopo il caso di cronaca registrato nei giorni scorsi, con la denuncia di tre persone accusate di aver aggredito il personale sanitario degli Ospedali Riuniti di Foggia. Dalla Prefettura fanno sapere di essere al corrente della distanza eccessiva del presidio già esistente (ma operativo solo per poche ore al giorno) dal reparto di emergenza-urgenza. “La postazione attualmente svolge precipuamente la funzione di polizia giudiziaria – fanno sapere da corso Garibaldi -, riceve le eventuali denunce ed interviene in caso di bisogno. Già l’anno scorso, in sede di comitato, abbiamo effettuato un sopralluogo per avere contezza della situazione. In quell’occasione venne già segnalata la necessità di adottare misure alternative. La prossima settimana, durante l’incontro già calendarizzato, verrà convocato il direttore generale dell’azienda per esaminare le soluzioni. Tra queste, c’è sicuramente la possibilità di estendere l’orario di presenza almeno a 12 ore, e l’opportunità di spostare il presidio a ridosso del Pronto soccorso”.
Il dg dell’azienda ospedaliero-universitaria Antonio Pedota ha già incontrato il questore di Foggia, Piernicola Silvis, per valutare la soluzione migliore, alla luce delle difficoltà oggettive di reperire risorse umane ulteriori in un contesto complesso come la Capitanata e con le attuali carenze in organico. “Stiamo già lavorando per attivare una postazione fissa – commenta Pedota -, in assenza di spazi attualmente disponibili abbiamo attivato le procedure per noleggiare un prefabbricato da posizionare a ridosso del reparto. Si tratterà di una postazione sobria per volume, ma dotata di ogni confort. Attualmente – precisa – abbiamo già un presidio, ma non è visibile. La visibilità, in questi casi, può essere un deterrente decisivo per evitare episodi di violenza come quelli dei giorni scorsi”.
I vertici di viale Pinto vorrebbero un servizio h24 con la presenza, anche in alternanza, di poliziotti e carabinieri. Già domani è previsto un incontro con i referenti delle forze dell’ordine. “Il piano sicurezza non si limiterà solo a questo – continua Pedota -, abbiamo già stanziato circa 300mila euro per potenziare la videosorveglianza, i lavori sono già stati affidati a Fastweb”. Nelle more, però, la direzione vuole fare arrivare un messaggio di vicinanza agli operatori ogni giorno in prima linea: “Al personale in servizio va tutta la nostra solidarietà e l’impegno a far sì che comportamenti del genere non si ripetano. In tal senso, oltre a recepire la piena disponibilità manifestata dalla Procura della Repubblica, stiamo lavorando per garantire maggior controllo grazie all’impegno importante delle forze dell’ordine, che ringraziamo per la disponibilità”.