“Come delle belve contro una dottoressa e due infermieri”. È accaduto l’incredibile oggi pomeriggio nel Pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia poco dopo le 16 e 30. Tre persone, due uomini e una donna, sono giunti in ospedale per far medicare due bambini a seguito di un incidente stradale. Dopo la visita e qualche giorno di prognosi refertato, la dottoressa presente era pronta a dimettere i minori, praticamente illesi. Ma a quel punto si è scatenata la furia dei tre che pretendevano una prognosi molto più rilevante e, soprattutto, lunga. Inutile spiegare loro che si trattasse di un reato refertare il falso. La donna, inferocita, ha iniziato ad insultare la dottoressa, subito soccorsa da un infermiere, quest’ultimo raggiunto da sputi e poi aggredito fisicamente. “La donna – ci ha spiegato il direttore del Pronto soccorso, Vito Procacci – gli ha strappato la casacca avvinghiandolo alla gola. Allora è intervenuto un altro infermiere per separarli ma uno dei due uomini che erano in compagnia della donna lo ha colpito con una testata provocandogli la frattura del setto nasale (prognosi 20 giorni, ndr)”.
“Cose assurde – ha detto ancora Procacci -. Sembravano delle belve”. Momenti di puro panico, placati dall’arrivo della polizia che ha fermato e portato in questura la donna e uno dei due uomini. L’autore della testata si è invece dileguato prima dell’arrivo degli agenti. Molta solidarietà dalle persone presenti al momento dell’aggressione. Tutti sono subito intervenuti in soccorso dei sanitari. Non si sono verificati particolari scompensi all’attività del Pronto soccorso, ripartita dopo circa un’ora di caos. Restano ignote le ragioni della furia dei tre protagonisti di questa vicenda. Forse i soldi dell’assicurazione dietro la pretesa di una prognosi più lunga. Sta ora alla polizia fare chiarezza su questo episodio, l’ennesimo con vittime persone che ogni giorno si mettono al servizio della collettività come medici e infermieri.