Dei dieci obiettivi individuati dalle forze dell’ordine, soltanto uno è riuscito ad esibire tutte le documentazioni comunali e sanitarie in perfetta regola; tre non sono stati rintracciati e sei, invece, sono risultati abusivi e non è restato altro da fare che smantellare le bancarelle e sequestrare la merce.
Il blitz contro gli ambulanti abusivi a Cerignola, voluto dal prefetto Maria Tirone e disposto dal questore Piernicola Silvis che ha affidato al commissario la gestione dell’operazione interforze, ha determinato il sequestro di oltre una tonnellata di prodotti ortofrutticoli e il controllo di 7 attività all’aperto.
All’operazione hanno partecipato 60 uomini del corpo di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre al personale della Asl di Foggia. Adesso la palla passa nelle mani del Corpo di Polizia Municipale di Cerignola che dovrà stimare l’ammanco nelle casse dovuto alla mancata corresponsione della tassa per l’occupazione del suolo pubblico e dovrà comminare le relative multe per i 6 non idonei alla vendita di prodotti, i cui negozi di fortuna, fatti di banconi in ferro, tra l’altro, sono stati completamente smontati.
In alcuni casi, tra l’altro, gli abusivi rintracciati erano gli stessi già individuati nel medesimo blitz che fu messo in piedi a maggio del 2016, solo che in questo frangente gli identificati avevano soltanto cambiato zona, occupando nuove aree, ma senza ottenere le certificazioni necessarie.
L’anno scorso il blitz anti abusivi – concentratosi contestualmente nelle province di Bari e Foggia – non fece mancare forti pretesti polemici e imbarazzi inter-istituzionali, perché il comandante dei vigili urbani di Cerignola, Francesco Delvino, non tardò a bollare come “operazione di marketing” l’attività delle forze dell’ordine. A rincarare la dose, in quei giorni, ci pensò anche Franco Metta, che ironizzò – e non poco – sullo sventato “racket delle cime di rapa”, ritenendo inutile il blitz ai fini della definitiva risoluzione del problema abusivi. Ad un anno di distanza però – informano dal commissariato di polizia – buona parte degli abusivi rimane la stessa.