Anno 2016 al termine ed eccola puntuale la classifica de Il Sole 24Ore sulla qualità della vita nelle città italiane. Foggia è ora 102esima su 110 guadagnando una posizione rispetto allo scorso anno. Nel 2014 era invece 105esima. Piccoli segnali di crescita ma il capoluogo dauno resta ancora ampiamente nelle retrovie. Al primo posto c’è invece Aosta, seguita da Milano e Trento. Ultima Vibo Valentia.
Il capoluogo dauno è alla posizione 98 per “Reddito, risparmi e consumi”, 94 nella sezione dedicata ad “Affari, lavoro e innovazione”, posizione 91 per “Ambiente, servizi e welfare”. E ancora, è 61esimo per “Demografia, famiglia, integrazione”, al 79esimo per “Giustizia, sicurezza, reati” e 98esimo per “Cultura, tempo libero e partecipazione”. Il calo maggiore (-12) di posizioni rispetto al 2015 è stato registrato in affari e lavoro, mentre la crescita maggiore è nella cultura (+5 posizioni).
Landella: “Spunti di riflessione interessanti”
Questo il commento del sindaco di Foggia sulla classifica stilata dal quotidiano economico: “Come ogni anno la classifica sulla qualità della vita de Il Sole 24 Ore ci offre spunti di riflessione interessanti. La ‘pagella’ del giornale di Confindustria riferita alle province italiane contiene, dunque, elementi di grande interesse, che si sommano a quelli emersi dalla classifica stilata dal quotidiano Italia Oggi e dalle indagini – riferita alla sola città di Foggia – stilate da Legambiente sull’Ecosistema urbano e dall’associazione MeglioFoggia.
Un insieme di analisi su cui la politica, il mondo istituzionale, economico, sociale e culturale hanno il dovere di ragionare in modo attento. Come già fatto in altre occasioni vale la pena sottolineare che tutte le indicazioni contenute in queste analisi costituiscono spunti di riflessione e di valutazione per le politiche che a tutti i livelli è necessario mettere in campo, anche rispetto a ciò che è stato fatto nell’anno di riferimento delle indagini.
Nella classifica del Sole 24 Ore la provincia di Foggia resta in coda, pur recuperando una posizione rispetto alla performance dello scorso anno. In particolare Foggia e la sua provincia restano nelle retrovie nell’indicatore che riguarda la giustizia, la sicurezza ed i reati (soprattutto per ciò che riguarda le rapine e le auto rubate) e nell’integrazione degli stranieri, a causa della massiccia presenza di cittadini extracomunitari e neo comunitari che risiedono nel CARA di Borgo Mezzanone e nei ghetti che negli anni si sono sviluppati nelle campagne della Capitanata e che spesso si spostano in modo massiccio in città, dedicandosi prevalentemente all’accattonaggio ed a rovistare nei cassonetti della spazzatura.
Resta difficile anche la situazione che riguarda l’occupazione, mentre l’indicatore sull’ambiente, servizi e welfare conferma il trend positivo della nostra città, già certificato dal rapporto di Legambiente sulla qualità della vita nel rapporto “Ecosistema Urbano 2016″ in cui Foggia è classificata al 16° posto. Dati che sono confermati anche nell’indagine di MeglioFoggia; dall’aumento dei reati (+43% rispetto al 2006) a maggiori presenze e numero degli spettacoli, con la raccolta differenziata che continua a crescere (+2.3% in un anno) fino ad un lieve incremento dei passeggeri nel trasporto pubblico con una diminuzione di sinistri stradali. Numeri che dimostrano il trend positivo della città di Foggia rispetto al dato provinciale che ha subito una piccola battuta d’arresto”.