Foggia e Brindisi sono le uniche città pugliesi che riescono a posizionarsi decentemente nell’ultima classifica di Legambiente sulla qualità della vita. Foggia e Brindisi, infatti, riescono a strappare rispettivamente il 16esimo e il 22esimo posto della hit di Legambiente. Gli altri capoluoghi di provincia della Regione finiscono, invece, nella parte bassa. Su 104 città prese in considerazione nella redazione della classifica Ecosistema urbano, Bari si piazza all’84esima posto con un tonfo di circa 20 posizioni. Lecce e Taranto sono rispettivamente all’88esimo e 99esimo posto. Invece, i dati dei tre capoluoghi della provincia di Bat non sono stati presi in considerazione perché incompleti e in alcuni casi non pervenuti. Al primo posto nazionale c’è Macerata, poi Verbania e Mantova. La top ten è comunque dominata da centri intorno agli 80mila abitanti.
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“Dalla 22esima edizione di Ecosistema urbano emerge un quadro sostanzialmente statico delle performance ambientali nelle città capoluogo pugliesi che rispecchia quello nazionale – commenta il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini -. Non migliora la qualità dell’aria, non decolla la mobilità sostenibile, non aumentano le percentuali di raccolta differenziata, il trasporto pubblico urbano continua a perdere passeggeri, le perdite della rete idrica restano alte e i capoluoghi pugliesi sono gli ultimi nella classifica nazionale per verde urbano fruibile. In assenza di obiettivi chiari e ambiziosi da parte di chi governa, le nostre città si limiteranno solo a fare piccoli passi avanti, con isolate e occasionali buone pratiche, come nel caso delle alte percentuali di raccolta differenziata raggiunte ad Andria e a Barletta e della velostazione di Bari”.
A far sprofondare le città pugliesi sono in particolare i parametri sulla raccolta differenziata, sull’uso del trasporto pubblico sul tasso di motorizzazione. Non migliora la produzione annuale pro capite di rifiuti urbani: anche quest’anno è Lecce che ne produce in quantità maggiore, raggiungendo 609,9 chili per abitante all’anno. È Foggia, invece, il capoluogo che ne produce di meno, con 434,5 chili per abitante. Sempre in stallo, invece, la raccolta differenziata in quasi tutti i capoluoghi: sebbene vi sia un sensibilissimo aumento delle percentuali, restano lontanissimi dagli obiettivi di legge, con Foggia ferma al 9 per cento.
Sul tasso di motorizzazione, ossia il numero delle auto circolanti ogni 100 abitanti, le migliori sono Bari eTaranto, mentre la peggiore è Lecce. Ma è l’utilizzo dell’automobile privata a incidere sulla classifica: il 75 per cento dei cittadini non ne può fare a meno.