Ancora polemiche sul Cup (centro unico prenotazioni) di Foggia. Il Movimento 5 Stelle punta il dito sull’affidamento alla Gpi di Trento, società che ha in gestione il servizio. “La società Gpi secondo una ‘tutela’ (ma non clausola sociale) prevista dal bando – scrivono -, si sarebbe vista assegnare l’appalto per cinque anni, con un punteggio superiore se la stessa avesse trattenuto i 23 lavoratori attualmente impegnati presso il Cup ospedaliero con contratto dell’Agenzia Etica”. La consigliera regionale Rosa Barone dichiara di aver sollevato la questione al governatore Michele Emiliano: “Che il bando fosse sbagliato dall’inizio lo si intuiva da subito e ad oggi si continuano ad effettuare scelte poco consone al futuro dei lavoratori – afferma -. Ci sono molti interrogativi che pongo a questo punto alla dirigenza ospedaliera e ai sindacati che stanno accompagnando questo passaggio di esternalizzazione del servizio: mi chiedo come sia possibile che non si facciano degli accertamenti in merito alla tipologia di contratti che vengano applicati ai lavoratori, se, ad esempio, il multiservizi è applicabile davvero agli operatori di sportello. Vorremmo inoltre comprendere le ragioni per le quali ai lavoratori non viene consentito ad esempio ‘un superminimo assorbibile in busta paga’, un aumento di merito sullo stipendio concordato dalle parti e collettivamente, in modo tale da poter aiutare i lavoratori stessi, ma da subito. Vorrei capire inoltre – prosegue Barone – se è vero che ai lavoratori del Cup verranno corrisposti dei ticket-buoni spesa, anziché vedersi quello che spetta loro in busta paga, svilendo la dignità al lavoro, pensando di accontentare i lavoratori con dei ticket? E questi ticket che tipo di convenzioni avranno? A pagare le scelte ‘leggere’ di questa dirigenza, dei sindacati e della politica, non devono essere i lavoratori, nel silenzio di tutti, compreso quello del presidente Emiliano che ha trattenuto per sè la delega alla sanità, un settore che non riesce evidentemente a seguire adeguatamente”.
La consigliera pentastellata evidenzia come “la Gpi abbia assunto altre 9 risorse oltre questi 23 aumentando evidentemente le spese per il personale; tuttavia solo 7 delle neoassunzioni potevano essere giustificate come supporto da progetto tecnico”. “Una operazione – continua – che sembrerebbe orientata semplicemente a favorire ‘gli amici degli amici’, a danno dei lavoratori ai quali non può essere dato il giusto compenso poichè aumentano i lavoratori, ma diminuiscono le risorse per pagarli”.
Il dg dei Riuniti: “Risolta situazione drammatica”
Il direttore generale degli OO.RR., Antonio Pedota, ribadisce la bontà delle scelte adottate dall’azienda nel “procedimento completamente condiviso dai sindacati”: “Le accuse non trovano alcun fondamento concreto – replica -, siamo riusciti a risolvere una situazione drammatica di precariato, per la quale finora non c’è mai stato alcun cenno della politica. I dipendenti hanno recuperato 100 euro in busta paga, passando da 36 a 40 ore. Non capisco perché venga contestato il benefit dei buoni spesa, visto che può essere considerato denaro contante. Quanto alle assunzioni, abbiamo messo a gara tutti i posti, inserendo tra i requisiti di valutazione dell’offerta tecnica la possibilità di avere un punteggio aggiuntivo per chi avesse proposto un numero di ore maggiore. Più ore significa servizi migliori ai cittadini, così si giustifica l’aumento del personale. Inoltre, l’azienda si è riservata – da gennaio 2017 – una contrattazione di secondo livello con i sindacati per valutare la qualità complessiva dei servizi”.
Per il M5S, tuttavia, la questione non è stata risolta nel migliore dei modi. “Ho scritto personalmente al presidente Emiliano per esporgli la questione – conclude Barone – è ancora in tempo per intervenire. Noi diciamo no ad una politica partitica che entra a gamba tesa nella vita dei lavoratori. Questa vicenda è solo la risultante di tanti altri episodi similari che in passato come oggi mettono in cattiva luce il Riuniti di Foggia e la politica dei partiti ad essa connessa. Il M5s vigilerà su queste fasi, a pieno supporto dei lavoratori”.