“Per comprendere la situazione assurda nella quale sono state catapultate la storia millenaria della Nostra Città, la sua cultura e la sua bellezza, è necessario avere a disposizione una serie di informazioni e dati relativi allo scioglimento del Consiglio Comunale per presunto condizionamento mafioso”. A riferirlo sono i membri della coalizione politica “Monte nel Cuore”, tornati sulla questione a pochi giorni dalla sentenza del Tar che ha respinto il ricorso della vecchia giunta, quest’ultima già pronta a rivolgersi al Consiglio di Stato.
“Monte nel Cuore” intende procedere a rendere pubbliche tutte le notizie in suo possesso attraverso una specifica campagna di comunicazione. “La relazione del Prefetto – spiegano – e il provvedimento del Consiglio dei Ministri, nella sostanza, hanno definito Monte Sant’Angelo un Comune mafioso o condizionato dalla mafia. Più precisamente, è stato scritto che nel Comune di Monte Sant’Angelo esistono “gruppi criminali efferati e pervasivi della struttura sociale”.
È evidente che un qualsiasi Comune infiltrato o condizionato dalla mafia o dalla criminalità organizzata ha una propria identità che lo rende diverso dai normali Comuni. Allora, per rendere conto di come stiano veramente le cose, basta fare un semplice confronto tra un Comune mafioso e Monte Sant’Angelo”. Ecco di seguito lo schema inviato dalla coalizione alla nostra testata.
“Dunque – concludono -, per farsi un’idea del tutto autonoma e libera da pregiudizi circa la presunta “mafiosità” del Nostro Comune, è sufficiente analizzare e riflettere su quanto abbiamo scritto sopra”.