Minorenni protagonisti in negativo della cronaca in provincia di Foggia. Dopo l’uccisione del 17enne Mario Morelli ad opera di un suo coetaneo, ecco che altri ragazzini finiscono al centro delle vicende criminali a San Severo. Una baby gang di 14enni è stata sgominata dagli agenti della Polizia Locale di San Severo nei giorni scorsi. Le indagini sono partite dallo scippo in pieno giorno, ore 10.00, in via Mattinata ai danni di un’anziana donna da parte di tre ragazzi minorenni.
Il personale della Polizia Locale, prontamente intervenuto sul luogo, ha aiutato la signora riversa a terra e si è messo sulle tracce dei tre giovani, che in un primo momento sono riusciti a dileguarsi. A seguito di attività di indagine, espletata dal personale della Polizia Locale, i tre sono stati individuati e identificati nel giro di poche ore.
Inoltre, sono in corso indagini volte a verificare il coinvolgimento dei tre giovani, tutti minori di 14 anni, in altri fatti delittuosi accaduti nei giorni precedenti nel centro urbano a danno di ragazzi coetanei.
“Dai primi accertamenti – spiega il comandante Ciro Sacco -, si deduce l’esistenza di una baby gang che ha perpetrato atti di bullismo, violenza e piccoli furti di vari oggetti, tra cui cellulari, scegliendo come vittime giovani ragazzi e anziani. Le operazioni condotte, hanno consentito di percepire la pericolosità sociale dei soggetti individuati, organizzati come una banda per compiere atti di natura delittuosa”.
A seguito delle indagini, coordinate con l’A.G. competente, i tre minorenni sono stati segnalati e deferiti alla Procura dei Minori di Bari per scippo con strappo e lesioni, pericolosità sociale, avviando, nel contempo, l’attività dei servizi sociali.
La vittima ha riportato lesioni per 30 giorni. L’operazione è stata apprezzata dal sindaco Francesco Miglio e dall’assessore alla Legalità, Raffaele Fanelli, che hanno rivolto un pubblico plauso all’intero corpo di Polizia Locale diretto da Sacco.
“Gli agenti della nostra Polizia Locale – concludono Miglio e Fanelli – ancora una volta hanno dimostrato di essere presenti sul territorio e di svolgere un importante ruolo di controllo. Questa operazione, inoltre, accende nuovamente i riflettori su un disagio giovanile che si trasforma in violenza, bullismo e atti di natura delittuosa. Su questi temi è importante che le famiglie, le scuole, le associazioni sportive e le parrocchie riservino un momento di confronto con i giovani sul tema. Questi ragazzi hanno il diritto di essere salvati e di ritrovare la via della legalità”.