In Capitanata ben 502 docenti lasceranno la propria famiglia per trasferirsi nei luoghi, quasi tutti al nord, dove prenderanno servizio. Protesta la Cgil attraverso la responsabile del settore, Loredana Olivieri. “Mentre al Miur si fa propaganda “dando i numeri” su assunzioni e parlando di successi, noi poniamo l’accento sui lavoratori, sulle persone nascoste dietro quei numeri e sulle loro famiglie. A seguito delle pirotecniche assunzioni, 100.000 (che poi sono state molte meno) in un anno su scala nazionale, funzionali solo al governo per dare una frettolosa e di certo non risolutiva risposta alla sentenza della corte europea sul precariato, dando in pasto all’opinione pubblica la notizia che sarebbe finita “la supplentite“, ci troviamo adesso con migliaia di docenti che a settembre saranno sparsi per l’Italia, a causa di un sistema informatico che non è stato adeguatamente predisposto dal MIUR”.
E ancora: “Avremo, in verità, uomini e donne fermi al bivio lavoro/famiglia, nuclei familiari colpiti al cuore e lavoratrici e lavoratori che vedranno nel lavoro un problema e non un diritto, un’opportunità, una realizzazione. Questo governo si è ben armato per distruggere la scuola e destabilizzare la vita di tutti i lavoratori della conoscenza.
Le stesse assunzioni potevano esser fatte senza creare questa situazione di completa confusione e di estremo disorientamento e le nostre proposte non sono certo mancate. Andando più nello specifico e analizzando i dati della mobilità relativi alla nostra provincia sono più di 500 i docenti tra primaria e primo grado che dovranno lasciare la provincia di Foggia (si è in attesa dei risultati del secondo grado pertanto il dato è destinato solo ad aumentare) per arrivare principalmente nelle regioni del Lazio, della Lombardia, dell’Emilia Romagna e delle Marche”.
Nel dettaglio: per la primaria su 518 docenti foggiani (127 IN FASE B, 387 IN FASE C, 4 IN FASE D) solo 201 hanno avuto un ambito della Capitanata.
Per la scuola secondaria di primo grado su 268 docenti foggiani (53 IN FASE B, 212 IN FASE C, 3 IN FASE D) soltanto 83 hanno avuto una scuola o un ambito della provincia foggiana.
“In totale su 786 docenti foggiani, ben 502 lasceranno la propria famiglia e la propria terra a differenza dei soli 284 che hanno ottenuto un ambito o istituto della provincia foggiana – conclude Olivieri -. Questo è il triste report che ha caratterizzato ad oggi la mobilità nella provincia di Foggia. In questi giorni le nostre sedi provinciali sono sempre a disposizione di tutti coloro i quali hanno bisogno di consulenza. La FLC Foggia non va in ferie perché per noi dietro questi numeri ci sono donne e uomini, lavoratrici e lavoratori che non posso esser lasciati soli”.