Lettera del neonato “Comitato per la Legalità” a Foggia. Al centro della questione il fenomeno abusivismo nel capoluogo dauno.
Nel mentre la società incaricata dal comune di Foggia sta rimuovendo in queste ore le baracche abusive sequestrate a gennaio scorso, nasce il comitato per la legalità. Ma a Foggia la legalità continua ad essere ambigua, già perché non può essere di Serie A e di Serie B, la legalità è unica e deve essere rispettata da tutti, dalle alte cariche, fino al disoccupato.
Nel gennaio scorso in città venivano sequestrate le baracche degli abusivi, che dopo tale provvedimento si sono rimboccati le maniche ed hanno avviato legalmente le attività con l’apertura di negozi e negli spazi consentiti dalla legge.
Ma non tutti lo hanno fatto! Molti continuano a sguazzare, vendendo frutta in particolare, in maniera abusiva e sempre per strada, davanti ai semafori, e nelle vie meno frequentate dai vigili urbani che dovrebbero essere preposti al controllo ma che non sempre lo fanno.
Allora ci si chiede come mai alcune baracche sono state chiuse ed altre continuano ad esistere con tanto di gazebo permanente o di inferriata utile al mantenimento delle casse? Perché se si è fatta la lotta agli abusivi, altri abusivi continuano ad abusare? Il prefetto, il sindaco e la procura devono nuovamente intervenire per fermare chi continua a fregarsene della legalità, che a Foggia viaggia a corrente alterna.
Se la legalità è un vanto per lo stato, per il comune e per il governo territoriale, allora non siano sordi a questo appello. Non si chiudono cinque baracche per dare esempio e poi ne facciamo restare trenta, la legalità va insegnata a tutti, e gli abusivi devono essere educati alla legalità. Se si sono legalizzati coloro a cui sono state sequestrate le baracche perché non si possono legalizzare coloro che oggi continuano ad abusare? Nei prossimi giorni la nomina del presidente e dei componenti del comitato per la legalità.
Il Comitato per la Legalità