È mistero sul vantato credito di 20 milioni di euro di Casa Sollievo della Sofferenza. L’Asl di Foggia, dopo le indiscrezioni di questi giorni, ha spiegato che tra le parti non c’è alcun contenzioso. A chiarirlo è la direzione strategica dell’azienda, che in una nota chiarisce che “l’Irccs di San Giovanni Rotondo non ha ancora trasmesso la documentazione contabile a sostegno del credito vantato”. “Solo attraverso l’esame di tale documentazione – chiosano – la Asl, delegata dalla Regione, potrà effettuare i controlli, finalizzati ad accertare la sussistenza delle somme richieste”.
Il nodo della questione è rappresentato dal riconoscimento di alcune prestazioni effettuate in convenzione nell’ultimo triennio. Così come accade per le cliniche private, infatti, l’ospedale di San Pio è soggetto alla verifica delle prestazioni, anche nel caso delle “funzioni” non tariffate da Drg (il “listino” della sanità privata). Da Bari, per mezzo del dipartimento guidato da Giovanni Gorgoni, hanno addirittura fatto sapere che potrebbe essere anticipato il 70 per cento delle spettanze vantate dal nosocomio guidato da Domenico Crupi. Per “dare ossigeno alle casse dell’ente”, fanno sapere.
A Foggia, invece, come riferito dal direttore generale Vito Piazzolla, non sono poi così convinti che l’operazione possa andare a buon fine. “Non abbiamo ancora contezza della verifica delle prestazioni – spiega a l’Immediato -, gli uffici stanno ancora lavorando, solo dopo questa fase potremo fare il punto della situazione. Le informazioni circolate in questi giorni, dunque – conclude -, sono prive di fondamento”.