

L’utilizzo dei fondi comunitari Fesr 2007/2013 da parte delle asl pugliesi è stato l’argomento delle audizioni svoltesi oggi in III commissione consiliare. Ad essere ascoltati, su richiesta dei presidenti dei gruppi consiliari di Forza Italia e dei Conservatori e Riformisti, i direttori generali delle aziende sanitarie pugliesi e i rappresentanti dei collegi dei sindaci, che si sono riservati di far pervenire alla commissione le relazioni dettagliate sui progetti realizzati e sulle risorse effettivamente impegnate. Secondo quanto emerso, non si sarebbe verificata alcuna perdita di fondi: le somme restituite alla Regione sono in realtà le economie derivanti dai ribassi d’asta, che non possono essere impiegate diversamente. Da una rapida ricognizione, l’Asl Bari ha impiegato tutti i fondi a valere sulla programmazione dei Fesr 2007/2013 per un totale di 12 milioni di euro; mentre l’Asl di Lecce ha impegnato circa 28 milioni e 237 mila euro per la ristrutturazione e il potenziamento delle strutture territoriali. Trenta i milioni assegnati invece alla Asl Taranto, che è riuscita a rendicontarne 27realizzando 21 interventi. Dei 15 milioni 462mila euro assegnati alla Asl Bat ne sono stati impiegati 10 milioni 300mila, mentre l’Asl Brindisi, a fronte di un finanziamento di 16 milioni 130 mila, ne ha impiegati 15 milioni 256 mila per la realizzazione di 18 interventi. L’Asl Foggia, a fronte di una dotazione di 17 milioni di euro, ne ha utilizzati 15 milioni 929 mila.