Una miriade di auto rubate, molte già fatte a pezzi, altre pronte per essere tagliate. Rinvenimento record da parte dei carabinieri nelle campagne di Cerignola, in località Posta Crusca, verso Zapponeta. Arrestati sei soggetti, tutti definiti “professionisti” del settore. Manette ai polsi per Vincenzo Matera, 40 anni cerignolano, Gerardo Ruggieri, 57 anni cerignolano, Leonardo Naglieri, 47 anni bitontino, Michele Capolongo, 33 anni cerignolano, Alì Nefzi, 44 anni tunisino residente a Cerignola da tempo e Sante Capolongo, 48 anni cerignolano. Tutti già noti alle forze dell’ordine. I sei arrestati fanno parte di una organizzazione che gestiva una centrale di riciclaggio di autovetture. Nel blitz dei carabinieri alcuni dei componenti della banda sono riusciti a fuggire e sono tuttora ricercati.
Triste lo spettacolo che i militari si sono ritrovati davanti agli occhi al momento del blitz, tra uliveti, vigneti e nei pressi di un piccolo casolare utilizzato come base logistica. Pezzi di veicoli tagliati e accantonati in ogni dove pronti al successivo smercio, pezzi di auto tagliati e non commerciabili, smaltiti in ogni anfratto nei paraggi, carcasse bruciate, alberi da frutto e vegetazione intrisi di fumo, oli e altri rifiuti inquinanti e derivanti dalla “lavorazione illecita” dei mezzi. L’organizzazione era ben suddivisa, ognuno aveva il suo ruolo. Chi spostava e preparava le auto al taglio, chi le tagliava, chi smaltiva le carcasse bruciate, chi si occupava del trasporto dei pezzi già smontati e pronti alla commercializzazione e chi si occupava della sorveglianza dell’intera zona in caso di arrivo delle forze dell’ordine. Il blitz dei carabinieri è avvenuto all’alba, dopo un periodo passato a osservare e pedinare i soggetti arrestati.
Ulteriori indagini sono ancora in corso per accertare l’eventuale connivenza da parte dei proprietari dei fondi agricoli interessati. Durante l’operazione sono state recuperate e quindi “salvate” alcune auto di segmento medio grande come una Mercedes Classe C 220, una Ford Kuga, una Peugeot 3008, una Volkswagen Golf Variant, una Hyundai I-X35, una Ford Focus, una Opel Meriva e un Fiat Ducati Maxi. Tutti veicoli rubati nel Barese e in Abruzzo. Persino i mezzi pesanti utilizzati per distruggere le auto erano rubati. Il valore commerciale di quanto recuperato si attesta attorno ai 200mila euro. Potrebbero essere finite in quella centrale, nel corso del tempo, centinaia di autovetture.