Pesanti accuse da parte di alcuni residenti della zona stazione di Foggia. Cittadini di via Fiume, via Monfalcone e via Piave hanno presentato un esposto-denuncia in questura, rivolto al dirigente dell’Ufficio Immigrazione, al questore Silvis, al procuratore della Repubblica De Castris e al sindaco di Foggia Landella. Ecco cosa riportano nella missiva.
Chi scrive sono i cittadini residenti nelle vie Fiume, Monfalcone, Piave di Foggia che intendono segnalare e denunciare, anche in relazione ai gravi episodi terroristici in corso, quanto avviene nel pieno centro della città. La macelleria “Halal” di via Fiume 28 è ormai da tempo punto di ritrovo, ricovero e alloggio abusivo di numerosi soggetti di provenienza nord-africana (Marocco, Libia, Tunisia, Egitto, ecc.) i quali, con la complicità degli esercenti di tale attività trovano copertura e protezione logistica anche soggiornando abusivamente nel retro-bottega sito all’interno del negozio dove depositano oggetti sospetti e vengono poi avviati attraverso una rete illecita di alloggi sempre abusivi siti nelle vicinanze. Il titolare della macelleria, soggetto già noto alle Forze dell’Ordine, elude tutte le norme di legge alloggiando senza titolo extra-comunitari senza permesso di soggiorno e ne favorisce, anche per lucro o per motivi religiosi e politici, la dimora in Foggia senza che ciò sia segnalato alle autorità competenti. Abbiamo sospetti terroristi o delinquenti che impunemente agiscono sotto la copertura di un preciso esercizio commerciale e forse è il caso di indagare e intervenire subito. Anche il negozio di generi alimentari “Africa Point” di via Monfalcone 69, riferito alla comunità nera dove per fortuna sembrano assenti pericoli di terrorismo, opera in piena e sfacciata illegalità: garantisce alloggi abusivi a extracomunitari privi di permesso di soggiorno con tanto di avviso sulla vetrina ricavando proventi da questa attività illecita. Inoltre gli articoli in vendita sono tutti di provenienza sconosciuta e illegali in Italia.
“Qualcuno scende dalle stelle”
La nostra testata ha fatto visita al quartiere per tastare la situazione dalla viva voce di chi, tutti i giorni, passa le proprie ore tra via Fiume e dintorni. Mentre nella macelleria “Halal” tutto prosegue come di routine, l’Africa Point risulta chiuso e con un bel cartello “Vendesi”. Un commerciante che lavora a pochi passi dalla macelleria incriminata non ha dubbi: “Storia che si propaga da tempo, qualcuno scende dalle stelle. Sinceramente non so se nel retro bottega alloggino extracomunitari. Io vedo il titolare aprire l’attività al mattino per poi chiuderla la sera, ciò che avviene dietro non posso saperlo. Ma so di certo che il quartiere è invivibile nonostante i continui controlli delle forze dell’ordine (proprio ieri sera da parte delle volanti della polizia, ndr)”.
Un altro commenta: “Risse all’ordine del giorno ma ormai sono anni che qui è pieno di stranieri. Terroristi? Tutto può essere visto che molti accedono in Italia dal porto di Bari, quindi Foggia è un buon punto di passaggio”. Una commerciante di via Fiume ci dice: “Sto sempre nel negozio e non so se nell’attività ci siano giri strani ma credo che i residenti di quel palazzo (dove a pianoterra c’è la macelleria, ndr) possano aver presentato l’esposto. L’edificio prevede anche un cortile interno, forse qualcuno ha visto qualcosa da lì”. L’Immediato tornerà presto sulla questione con altri approfondimenti.