Il Comune di Foggia avrebbe spinto, attraverso ragioni “poco chiare”, per riprendersi la gestione dei servizi tributari mettendo di fatto fuori gioco Aipa-Mazal. Per questo, il Tar di Bari si è pronunciato per la sospensiva dell’efficacia dell’atto di risoluzione contrattuale con Mazal, deciso con la delibera di Giunta numero 13 del 25 febbraio 2016 e con la determina dirigenziale numero 29 del 7 marzo scorso. Nell’ordinanza del consiglio presieduto da Angelo Scafuri, depositato oggi, viene invitato il Comune a ripristinare il contratto e a reintegrare tutto il personale.
Perché il Comune ha “insistito” per la gestione in house?
Se non sussiste alcun legame di causa effetto tra la cessione del ramo d’azienda da Aipa Spa e Mazal Global Solutions srl e la rescissione del contratto, perché a Palazzo di Città hanno insistito per l’internalizzazione del servizio? A chiederlo sono i magistrati i quali, nel condannare il Comune alle spese (2mila euro), precisano: “Non appare chiaro quali possano essere le effettive ragioni in forza delle quali, in carenza di qualsivoglia inadempimento sostanziale del rapporto concessorio in corso, il Comune di Foggia voglia riperdere il controllo della concessione dei servizi tributari, assegnata, peraltro, all’esito di un pregresso contenzioso, sindacando in modo peculiarmente insistito la legittimità interprivata dell’atto di prosecuzione sostanziale del rapporto fra l’affittuaria del ramo d’azienda (Mazal) e la sua dante causa Aipa”. A maggior ragione per via del fato che “non sono mai state evidenziate dal Comune inefficienze nell’espletamento del servizio tali da comportare la risoluzione del rapporto concessorio”. Per di più, non sarebbero state rispettate le previsioni previste dal capitolato della gara aggiudicata ad Aipa nel 2011.
Pericolo risarcimento milionario
Il sindaco Franco Landella avrà una nuova gatta da pelare: il rischio di un risarcimento milionario. Il Tar, infatti, rimarca la sussistenza del “periculum in mora” – un danno grave per la società riveniente dalla decisione della Giunta – così come rappresentato nel ricorso. Secondo Mazal, la rescissione del contratto avrebbe comportato una “irrimediabile compromissione in conseguenza dell’operatività dei provvedimenti impugnati”. Soltanto qualche mese fa gli uffici di via Gramsci avevano richiesto documenti integrativi alla società milanese per comprendere se fosse in grado di gestire gli 80 milioni di euro di tasse dei foggiani, chiedendo ad Aipa la restituzione delle somme trattenute nel 2014, pari ad 1,5 milioni di euro.
L’internalizzazione bocciata
Durante l’ultima conferenza di servizi – alla presenza del sindaco di Foggia, Franco Landella, dell’assessore ai Contratti e agli Appalti, Sergio Cangelli, dell’assessore alle Politiche Fiscali, Annarita Tucci, dei dirigenti dei Servizi Coinvolti e del Segretario Generale dell’Ente – è stata recepita la comunicazione del dirigente dei Servizi Finanziari, condividendone l’impianto. “Alla data della scadenza del contratto di affitto di ramo d’azienda tra Aipa SpA e Mazal Global Solution Srl, avvenuta lo scorso 22 gennaio – spiegarono in quell’occasione -, tra le parti non risultano essere intervenuti né il contratto definitivo di cessione di ramo d’azienda né la documentazione attestante una eventuale proroga, così come stabilito dall’articolo 3.2 del contratto di affitto del 22 gennaio 2015. In assenza della possibilità di attivare una forma di proroga automatica, infatti, le missive con le quali Aipa SpA e Mazal Global Solution Srl comunicavano al Comune di Foggia il raggiungimento dell’intesa utile alla proroga dell’affitto di ramo d’azienda – datate 2 febbraio 2016 e 5 febbraio 2016 – non possono essere considerate in alcun modo conformi al dettato normativo in materia.
In ragione di queste circostanze – precisarono -, e considerandosi scaduto il contratto di affitto di ramo d’azienda, la titolarità del contratto di accertamento e riscossione dei tributi locali torna nella disponibilità di Aipa SpA, che, tuttavia, è attualmente sospesa dall’albo dei soggetti abilitati alla gestione delle attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi, così come disposto dal Mef con delibera numero 5 del 5 novembre 2015. Condizione, quest’ultima, da cui discende, come previsto dal Capitolato Speciale d’Oneri e del Disciplinare di gara, la cessazione del contratto tra Aipa SpA e Comune di Foggia per intervenuta mancanza del requisito soggettivo. Sulla base di questi elementi, dunque, il dirigente del Servizio Contratti e Appalti, Ernesto Festa, ha trasmesso ad Aipa SpA e a Mazal Solution Srl la comunicazione di avvio del procedimento amministrativo volto alla risoluzione contrattuale che sarà formalizzato allo scadere del decimo giorno dal ricevimento della comunicazione stessa. Gli uffici dei Servizi Finanziari, nel frattempo, hanno cominciato il lavoro di studio e di analisi finalizzati a costruire le condizioni per l’eventuale internalizzazione del servizio di accertamento e riscossione dei tributi della città di Foggia”. Adesso, bisognerà rivedere tutto.