
Guglielmo Minervini (“Noi a sinistra”), ex assessore della Giunta Vendola e candidato alle ultime primarie regionali del centrosinistra, non ha mollato un centimetro sul terreno delle “politiche giovanili”. Per questo, ha sollecitato l’assessore al Bilancio (con delega alle politiche giovanili) Raffaele Piemontese a “fare chiarezza”. La risposta dell’avvocato foggiano è arrivata durante il consiglio regionale in corso: “Abbiamo avuto modo di confrontarci anche con il presidente Michele Emiliano sull’aspetto che riguarda le politiche giovanili e confermo in aula che noi vogliamo fare bene tanto quanto è stato fatto in passato – ha spiegato Piemontese -. È evidente che vogliamo renderci conto di quelli che sono stati i punti di forza e i punti di debolezza e su alcuni punti di debolezza provare a porre rimedio. Per quanto concerne i fondi, le risorse dell’FSC stiamo lavorando in queste settimane con la struttura, con i dirigenti e sono di prossima pubblicazione, una volta perfezionati gli adempimenti gestionali, due interventi rispettivamente dedicati a sostenere la sperimentazione dei progetti innovativi dei giovani e il miglioramento funzionale e strumentale della rete pugliese dei laboratori urbani. Abbiamo l’obbligo di destinare 7 dei 17 milioni per le infrastrutture e quindi provvederemo ad attivare un avviso di procedura negoziata nei confronti dei Comuni. Stiamo facendo una disamina completa su tutti i laboratori urbani, stiamo provando a lavorare su quei lavoratori che non sono gestiti al meglio, metteremo a disposizione queste risorse per migliorare e implementare maggiormente questo patrimonio infrastrutturale e accanto a questi 7 milioni proveremo a mettere in campo gli ulteriori 10 milioni di euro per i regimi di aiuto destinati ai gruppi informali di giovani per le idee innovative. Ci saranno, però, una serie di innovazioni rispetto a quello che veniva fatto in passato perché noi riteniamo che si debba andare in una seconda fase rispetto al passato. Uno degli elementi che andrà a contraddistinguere questa misura sarà di prevedere risorse per l’accompagnamento dei giovani, dei gruppi informali, delle associazioni o delle società che riceveranno il contributo pubblico, quindi mettere in campo una serie di professionisti che siano nelle condizioni di guidare e affiancare questi giovani per fare in modo che, nel momento in cui termina il contributo pubblico, possano essere in grado di volare da soli”.
Nell’arco delle prossime settimane dovranno essere approvate queste delibere di Giunta, e gli avvisi per dare ai giovani pugliesi l’opportunità di poter attingere a queste risorse. “Credo che siamo nelle condizioni di riuscire entro il 30 giugno a individuare i beneficiari – continua l’assessore al Bilancio -, nonostante la tempistica molto stretta. Confermo che la delega alle politiche giovanili assume valore centrale e fondante, perché noi vogliamo continuare a puntare su politiche che hanno dato lustro alla Regione negli anni passati”.
Soddisfatto Minervini. “Finalmente un po’ di chiarezza da parte del governo regionale sulle politiche giovanili – ha chiosato -, sia per quel che riguarda la spesa di 17 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione che rischiavano di essere persi, sia per l’impegno ad un rilancio forte dell’intero ambito. L’assessore ha detto che entro 2-3 settimane si procederà con la pubblicazione dei bandi. Credo sia una buona notizia per tanti giovani pugliesi. Ci saremmo aspettati anche una risposta su ‘Spirito Civico’, una misura già approvata e deliberata dalla precedente giunta regionale e su cui manca solo la pubblicazione del bando. Su questo continueremo ad incalzare il governo regionale perché anche questa iniziativa, rivolta in particolare alle fasce più deboli della popolazione giovanile, possa vedere presto la luce”. Poi prosegue: “Condivido comunque il ragionamento complessivo che l’assessore ha voluto fare sulle politiche giovanili. Noi crediamo che, come è stato per questi 10 anni, devono essere un punto qualificante del governo di centrosinistra, naturalmente aggiornando gli strumenti ai tempi nuovi che ci troviamo a vivere. La Puglia in questi 10 anni ha messo in campo politiche con le quali abbiamo provato a dire che i giovani non sono un problema ma solo la soluzione. Anche per questo siamo stati, anche con i nostri ritardi e le nostre contraddizioni, una felice anomalia in un Sud che invece arrancava anche perché dilapidava lo straordinario patrimonio di competenze, energie e risorse di cui i giovani sono portatori. È una strada che abbiamo tracciato e sulla quale bisogna insistere, con identica se non con maggiore forza. Ci vuole un grande investimento a favore dei NEET e di recupero di tutte le forme di emarginazione sociale. Ci vogliono politiche che mettano in collegamento innovazione e piccola e media imprenditoria. Ci vuole, probabilmente – conclude -, una politica che allarghi la platea dei beneficiari ben oltre i 30 anni. Su questo, come abbiamo già ribadito in altre occasioni, siamo pronti a confrontarci, portando alla nostra esperienza e dando il nostro contributo”.