“Ataf: se ne occupi il consiglio comunale”. Lo chiede l’opposizione e i ‘Conservatori e Riformisti’

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Giuseppe Mainiero

Una mozione firmata da 12 consiglieri di cui tre eletti in maggioranza (Mainiero, Annecchino e Ursitti) chiede che la vertenza Ataf sia discussa in consiglio comunale. La sollecitazione-  che il consigliere Mainiero aveva presentato al sindaco sin da subito, bocciando, in particolare, l’assemblea dei soci in cui Landella ha disposto “la esclusione” dei 18 operatori di sosta privi del titolo di ausiliario del traffico dall’affidamento ad Apcoa-  si formalizza e tiene insieme nuovi numeri rappresentativi del consiglio comunale. Oltre al  consigliere di Fratelli d’Italia oggi praticamente all’opposizione, anche due consiglieri ‘Conservatori e riformisti’ partono alla carica su Ataf, tema cruciale per l’amministrazione.

“Il consiglio comunale – scrive Mainiero – è il luogo deputato per legge alle scelte che riguardano il futuro di una società a capitale pubblico. La mozione consiste nell’adozione di un atto di indirizzo vincolante per il sindaco, la giunta oltre che per il cda ed il management Ataf”. 

“No ad esclusione lavoratori”

Si chiede  la  revoca di quanto disposto sul punto nell’assemblea dei soci del 26 novembre scorso, cioè l’esclusione dei 18 lavoratori con l’invito ad “internalizzare gli stessi nella società di trasposto”.

Inoltre i consiglieri chiedono che Apcoa “rispetti quanto disposto nel bando di gara sull’affidamento della sosta ed in particolare di confermare le 90 unità di personale, comprese le 18 unità sprovviste della qualifica di ‘ausiliario del traffico’ al fine di garantire la normale gestione del servizio”.

“Nuovo piano industriale e coi sindacati”

L’atto di indirizzo approvato con delibera di consiglio comunale n.106 del 2014 mirava al “miglioramento della produttività aziendale e della qualità del servizio”. Su questa linea si rimanda ad un “nuovo accordo con le rappresentanze sindacali per salvaguardare gli equilibri finanziari ed economici della società”.

“Un nuovo piano industriale per una società con un passivo di 692 mila euro”, una cifra rimbalzata più volte nelle denunce dell’opposizione insieme alla presa d’atto di corse soppresse e mezzi sempre meno efficienti”. “Questa situazione non è stata  ancora ripianata da parte del socio unico (Comune di Foggia) né è stato superato il costante e sistematico ricorso ad ore di lavoro straordinario, in aumento rispetto all’anno precedente e  che dovrebbe assumere valenza “straordinaria” e non “ordinaria”, attraverso il necessario superamento dei contratti part time”.
L’ultimo punto riguarda la “revoca di tutti i permessi di sosta gratuiti” rilasciati da Ataf spa ed assegnati ad autovetture private che non risultino essere “auto di servizio”.