
Finte assunzioni per ottenere l’indennità di disoccupazione. Un “giochetto” architettato nei minimi dettagli dal 23enne L.L., formalmente imprenditore edile (ma in realtà nullafacente) e dal 49enne D.G.G., consulente del lavoro. I due operavano nell’Alto Tavoliere, zona San Severo. Il Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro) dei carabinieri di Foggia ha scoperto una truffa ai danni dell’Inps di quasi 400mila euro. L’indagine, condotta anche attraverso la collaborazione della Direzione Provinciale dell’INPS (in conferenza stampa era presente la direttrice Antonella Di Modugno), ha consentito di individuare un circuito affaristico-criminale che negli anni 2012-2014 ha provocato un rilevante danno all’Erario derivante da indebite erogazioni previdenziali e assistenziali in favore di ben 149 “falsi” lavoratori edili destinatari di indennità di disoccupazione (Aspi e Miniaspi) per un importo complessivo, come detto, di quasi 400mila euro. Nel 2013 il 23enne “imprenditore edile” risultava anche assunto come bracciante agricolo.
Le investigazioni hanno appurato che l’attività fraudolenta è stata attuata attraverso fittizie assunzioni di lavoratori in capo all’azienda edile risultata del tutto inesistente, e grazie alla formazione di falsi certificati di lavoro che inducevano in errore gli uffici Inps competenti. Per questi motivi, i militari hanno provveduto al sequestro per equivalente di beni immobili e saldi attivi di conto corrente solo a carico del consulente del lavoro, in quanto l’ “imprenditore edile” è nullafacente.