

Quattordici anni di reclusione per l’aggressione col machete. Questa la pena chiesta dal pm Lucia Minutella per Josè Ernesto Rosa Martinez, il salvadoregno che lo scorso 11 giugno colpì con un machete il capotreno foggiano Carlo Di Napoli, che rischiò di perdere un braccio. Le pene per gli altri cinque giovani sudamericani imputati – che ebbero un ruolo attivo nell’aggressione, avvenuta alla stazione di Villapizzone alla periferia di Milano – vanno da 8 anni a 12 anni e otto mesi. Per tutti e sei – che gli investigatori ritengono far parte di una banda di latinos tra le più feroci, la MS13 – l’accusa è di tentato omicidio e lesioni aggravate, in concorso fra loro. Oltre a Di Napoli, fu aggredito anche un altro ferroviere, Riccardo Magagnin.
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