L’assessore ai trasporti e lavori pubblici Giovanni Giannini ha risposto all’interrogazione a firma del consigliere Rosa Barone del M5S sull’allungamento della pista dell’aeroporto foggiano Gino Lisa.
Alle domande “qual è la posizione della Regione nei confronti dell’allungamento, chi è considerato il beneficiario di questo allungamento e, in particolare, se ad oggi i 14 milioni che erano previsti dal fondo CIPE sono ancora a disposizione della Regione”, l’assessore ha risposto che “la Regione Puglia persegue l’obiettivo dell’allungamento della pista dell’aeroporto Gino Lisa, perché rientra in uno degli atti di programmazione che la Regione stessa aveva messo a punto”.
“Aspettiamo le determinazioni dell’Unione europea – ha precisato Giannini – e, ove mai dovesse esserci un provvedimento che ritiene di sussistere gli aiuti di Stato, vedremo come risolvere la partita. La risposta alla seconda domanda probabilmente – ha concluso Giannini – la darà l’assessore Raffale Piemontese che adesso è impegnato nella formulazione del bilancio”. Sul punto è intervenuto anche il presidente del gruppo Movimento Schittulli-Area Popolare, Giannicola De Leonardis: “Sono lieto per le rassicurazioni fornite oggi nell’Aula consiliare dall’assessore ai Trasporti Giannini, in merito alla volontà della Regione Puglia di procedere nell’iter per il prolungamento della pista di atterraggio e decollo dell’aeroporto ‘Gino Lisa’. Una volontà che in particolare nell’ultimo anno si era espressa in maniera contraddittoria, determinando quelle reazioni che l’assessore ha bollato come ‘polemiche strumentali dettate dalla campagna elettorale’, e che erano invece prese di posizione legittime e necessarie per fare chiarezza su quanto (non) sta avvenendo intorno allo scalo civile foggiano. Giannini ha anche fatto riferimento a un imminente incontro a Bruxelles per discutere nel merito con la Commissione europea, e si è detto pronto a soluzioni alternative in caso di bocciatura dei contributi bollati come ‘aiuti di Stato’.
Strade alternative che erano già state, in verità, praticate con la compagnia low cost Ryanair, il cui primo contratto con Aeroporti di Puglia prevedeva un cospicuo contributo ma solo per la fase di start-up: terminata quella il finanziamento per incentivare la compagnia non è terminato come da prassi, ma è stato rinnovato e coperto con risorse tratte dal bilancio regionale. Non analoga è stata l’attenzione riservata al ‘Gino Lisa’ – conclude -, per incentivare altre compagnie e garantire la continuità di alcuni voli e tratte in attesa che la tela di Penelope dell’allungamento della pista finalmente si dipanasse. Adesso invece continuiamo ad attendere, tra riserve e scongiuri, che agli annunci, alle promesse e ai proclami seguano atti e iniziative concrete, efficaci e risolutive”.