Il salto di qualità di molte imprese al femminile consiste nel passare dall’offline all’online. Come farlo e con quali esempi virtuosi l’ha spiegato il laboratorio “Eccellenze in digitale”, presso la cittadella dell’economia. Si parla di come utilizzare le tecnologie e i social network per le strategie di comunicazione e il marketing aziendale. Il tutto in ambito femminile perché il ‘Giro d’Italia delle donne che fanno impresa’, organizzato da Unioncamere e i comitati per l’imprenditoria femminile, ha fatto tappa a Foggia.
È la prima volta che la Camera di Commercio accoglie anche una mostra sulle imprese femminili della rete Cif, giunta al suo quindicesimo anno di vita. Capita che l’imprenditrice di Brindisi Maria Concetta Malorzo porti in ampi borsoni alcuni modelli dell’attività di 7 imprese locali e li venga ad esporre alla cittadella dell’economia. Poi riparte in treno. Che le aziende dell’olio di San Giovanni Rotondo gestite da Maria Elena Ritrovato mettano in vetrina le mandorle e le pregiate bottiglie accuratamente etichettate.
Che Anna Doto, creatrice di artigianato country con materiale riciclato, scenda da Deliceto ed esponga le sue creazioni. Da Torremaggiore, Lucia La Porta è una farmacista con laboratorio di cosmetica. Racconta di come si risalga la corrente della burocrazia, delle leggi, dei permessi delle Asl e si tenti di vincere anche qualche pregiudizio su questi materiali naturali riuscendo a celebrare il secondo compleanno della propria impresa con contatti anche fuori regione. Sono circa trenta le imprese femminili che hanno deciso di aderire all’iniziativa.
La chicca del giorno è l’allestimento straordinario di una ludoteca in una sala della Camera di Commercio dove le partecipanti al concerto di Gianna Fratta e Dino De Palma, organizzato a fine serata, potessero lasciare i bambini. “Un regalo” di un’impresa femminile, dice Daniela Eronia, presidente del comitato per l’imprenditoria femminile.
A Michele Emiliano (in scaletta ma assente) sarà inviato dai Cif pugliesi un questionario con 14 domande. Il punto principale è che i comitati chiedono di essere interlocutori ai tavoli istituzionali, cioè quando si discute con la Regione: “Non ci siamo, vorremmo capire tante cose, per esempio il 5,6% dei fondi Fesr è destinato all’occupazione femminile. E per l’imprenditoria c’è qualcosa?”, chiede Eronia.
Intanto il laboratorio discute soprattutto di turismo ma si è puntato anche sull’agriturismo e sull’agroalimentare. Si tracciano profili di imprenditrici che hanno deciso dopo la laurea di ritornare in Puglia per costruire imprese. Gestiscono villaggi turistici, creano e indirizzano eventi sul web, fanno da guida a tutti gli eventi che il turista dovrebbe conoscere sul territorio. I dati indicano in calo le ditte individuali e in crescita le società di capitali. L’anno prossimo il Giro dei comitati, giunto al quindicesimo anno di vita, farà tappa a Bari.