Donna minaccia di dare fuoco a uffici Metropol e a se stessa. Reclama gli stipendi arretrati

Clima incandescente nel mondo della vigilanza foggiana. Martedì scorso presso gli uffici della ditta Metropol, una lavoratrice si è presentata con una bottiglietta di benzina reclamando gli stipendi arretrati altrimenti avrebbe appiccato il fuoco all’ufficio e a se stessa. “Questo episodio – commentano dal sindacato Usb – la dice lunga su quanto, ormai, stiamo dicendo da tempo: il disagio può indurre a gesti insensati. Fortunatamente un suo collega l’ha “disarmata” portandole via la bottiglietta. Nel ribadire il nostro totale disappunto per tale gesto (per la quale la lavoratrice sta pagando pesantemente), non possiamo esimerci da alcune considerazioni spontanee che tanti lavoratori ci stanno ponendo. La condanna del gesto non significa che viene assolta un’azienda che da mesi tiene a “pane e acqua” (ma nemmeno quello) decine di lavoratori. Come ci competeremmo tutti noi (non addetti al lavoro) nelle stesse condizioni della lavoratrice e di tanti lavoratori che non riescono a dare la giusta sussistenza ai propri familiari (quella donna ha una figlia) o che stanno perdendo la casa perché non riescono pagare il mutuo della casa? Come porre fine ad un massacro di diritti e di dignità perpetrato da quasi tutte le aziende del settore?

Sono domande e considerazioni – aggiungono dal sindacato – che giriamo a tutte quelle istituzioni che in questi anni hanno visto sotto le proprie finestre centinaia di lavoratori mortificati per non poter dare una vita dignitosa ai propri figli e familiari, distrutti nella loro dignità di lavoratori che, nonostante tutto, continuano a considerare il loro lavoro come una possibile uscita dalla miseria e pretendendo il corrispettivo pagamento della retribuzione rispetto ad una prestazione lavorativa resa”.

E infine: “Questi sono i motivi per cui continuiamo a chiedere un serio tavolo istituzionale, presso la Prefettura per trovare e indicare soluzioni rispetto allo sfascio di questo settore e per costringere tutti gli enti pubblici e privati che hanno assegnato appalti a queste aziende inadempienti, di essere conseguenti, facendo applicare norme a tutela e garanzia dei lavoratori”.