Osserva scioccato gli operai mentre sistemano l’ingresso della sua attività. Occhi gonfi di lacrime e rabbia. Salvatore Inglese, titolare dell’attività omonima in corso Giannone a Foggia, non riesce a farsi una ragione di quanto successo stanotte. Avvicinato da l’Immediato, l’ennesima vittima del racket si sfoga: “Voglio chiudere – dice subito -. Facciamo tanto per combattere la crisi e, a stento, andiamo avanti. Gestire un negozio in questa città è molto difficile vista la situazione economica. Se poi, a tutto questo, ci aggiungiamo episodi simili, allora mi cadono proprio le braccia. Per questo credo che la soluzione migliore sia proprio chiudere”.
Zero idee, però, su quanto accaduto: “Non credo si tratti di estorsione – afferma Inglese – visto che a me non ha mai chiesto niente nessuno. In 38 anni è la prima volta che mi succede qualcosa del genere. In passato mi avevano distrutto le vetrine ma per rubare. Riguardo a stanotte non riesco a pensare che possa trattarsi di racket“. Allora chi e perché avrebbe piazzato un ordigno a uno dei negozi di scarpe e abbigliamento (con sette dipendenti) più noti in città? A questa domanda proveranno a rispondere i carabinieri che hanno già sotto esame i filmati della videosorveglianza.
Al signor Inglese, invece, abbiamo posto un’altra questione, riguardante la presenza dell’associazione antiracket a Foggia, nata appunto per combattere la criminalità attraverso l’unione degli imprenditori locali. Peccato, però, che nessuno abbia bussato alla porta del suo negozio: “Non sono mai stato contattato”. Mentre chiacchiera con la nostra testata, il titolare dell’attività è avvicinato da amici, parenti e semplici passanti, tutti intenzionati a mostrargli vicinanza e solidarietà. Qualcuno la pensa come lui: “Dovrebbero avere tutti il coraggio di chiudere e lasciare la città a questa gente infame. Qui le forze dell’ordine non ci sono, la prefettura è assente. Dobbiamo adoperarci da soli per la nostra sicurezza. Non se ne può più. Questa provincia è dimenticata a se stessa. Di Foggia non ne parla mai nessuno. Si fanno solo inutili cortei e fiaccolate“. E pensare che solo ieri l’altro, il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, aveva parlato della mafia foggiana come una delle più forti nel territorio pugliese. “Nel Foggiano non si è lavorato con la stessa intensità del Salento, per questo la criminalità non è stata destrutturata allo stesso modo di quanto accaduto in altre aree”.
La reazione del Comune: “Intimidazioni troveranno la decisa risposta dello Stato”
“Gli eventi delle ultime ore allarmano per la loro gravità e, soprattutto, per la loro sequenza. Due attentati dinamitardi ad altrettanti esercizi commerciali ed un omicidio compiuto in pieno pomeriggio in una delle zone più centrali della città in sole 48 ore sono notizie che ci restituiscono un clima che si sta facendo nuovamente pericoloso”. È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, al riesplodere dell’emergenza sicurezza in città.
“Ai titolari dei due esercizi commerciali oggetto degli attentati dinamitardi (Proshop e Inglese, ndr) va la mia solidarietà, personale ed istituzionale, e quella dell’intera amministrazione comunale. Queste bombe sono l’ennesima intimidazione sferrata contro l’imprenditoria della nostra città, in particolare nei confronti di quanti operano nel campo del commercio – dichiara il primo cittadino –. Intimidazioni che troveranno la ferma e decisa risposta dello Stato, delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, delle Istituzioni e del mondo delle realtà associative, peraltro cresciute nel loro numero, impegnate su questo versante, in una logica di compattezza istituzionale e piena sinergia operativa”.
“Esprimo poi una particolare preoccupazione per l’omicidio avvenuto nella serata di ieri, per la modalità, la tempistica ed il luogo nel quale è maturato – sottolinea il sindaco di Foggia –. È questo un fronte sul quale non abbasseremo la guardia e sul quale coloro i quali sono impegnati nel difficile compito di combattere ogni forma di criminalità nella nostra città, che colgo l’occasione per ringraziare, sapranno ottenere risultati importanti, come già avvenuto in passato. Ai cittadini oggi scossi da quanto accaduto dico che la Foggia perbene vincerà questa battaglia e che la paura non prevarrà sul nostro diritto allo sviluppo ed alla sicurezza”.