Spari in via Troia, periferia di Foggia. Un uomo di 62 anni, Vito Bruno Lanza, esponente di spicco della mala locale, detto “Vituccio U’ Lepr”, già coinvolto nell’operazione Corona, è rimasto ferito mentre era a bordo della sua auto. Ora è ricoverato agli Ospedali Riuniti, ferito a gola e spalla ma comunque fuori pericolo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile. A pochi metri dal luogo dell’accaduto è stata ritrovata una Volkswagen Golf bruciata, forse utilizzata da chi ha sparato. Lanza è ritenuto molto vicino al clan Moretti-Pellegrino e risulta tra gli uomini di fiducia del potente boss, Rocco Moretti, quest’ultimo protagonista del processo Cronos solo pochi giorni fa. Adesso sono al vaglio le posizioni di alcuni esponenti del clan Sinesi-Francavilla, batteria storicamente rivale dei Moretti-Pellegrino. Gli inquirenti hanno effettuato 10 stub per verificare la presenza di polvere da sparo su indumenti e mani e capire se qualcuno possa avere utilizzato armi nelle ultime ore.
Lanza venne pizzicato nell’operazione Corona insieme a numerosi altri uomini di spicco della Società Foggiana nel 2013. In particolare era accusato, in concorso con Raffaele Tolonese, Michele Mansueto (deceduto), Rocco Soldo, Giovanni Russo, Agostino Corvino, Savino Ariostini, Emiliano Francavilla, Giovanni Brita e Leonardo e Alessandro Lanza, di aver costretto Olinto Bonalumi a versare alla Società i proventi di una rapina perpetrata da quest’ultimo al caveau della NP Service nel 2009. Nella stessa operazione, Lanza venne accusato anche di estorsioni prima di essere prosciolto. Inoltre fu condannato per mafia ad 11 anni di reclusione nel processo “Day Before” negli anni ’90. Mentre per l’omicidio di Pinuccio Laviano nel 1989 venne condannato all’ergastolo in primo grado ma poi assolto in Appello. Lanza beccò quattro anni di carcere anche per usura, nell’ambito dell’operazione Baccus.