Replica della Bioecoagrim (firmata Stefano Montagano) dopo il dossier del naso elettronico.
Sono stati diffusi i risultati della società Pca Technologies sul “puzzo” di Lucera; per l’ennesima volta (a spese dei contribuenti) è stata “scomodata” la società P.C.A. di Milano per installare “il naso elettronico”, che ha permesso al sindaco di Lucera di scoprire l’acqua calda: già quattro anni fa la P.C.A. ha tracciato, più o meno, lo stesso percorso di osservazione e ha dato, allora, come oggi, opportuna comunicazione, affinché la cittadinanza di Lucera fosse resa edotta dei risultati. Oggi, come allora, è stato riconfermato che esistono diverse “puzze” su Lucera, di cui una riconducibile alla Bioecoagrim; tutte, fortunatamente, innocue alla salute; nell’arco di tempo di 74 giorni, il monitoraggio ha rilevato solo 13 episodi di esalazioni attribuibile all’80% (!!!) alla Bioecoagrim, e, cosa ancora più importante, le esalazioni rilevate hanno una durata di non più di 10 minuti ciascuno; dispersioni che, per la distanza dell’impianto dal centro abitato, hanno una valenza di impatto ambientale oggettivamente trascurabile, relazionato dalla stessa PCA.
E’ un caso (!!!), tuttavia, che anche questa volta i rilievi sono stati effettuati a “metà“, nonostante la consapevolezza di affrontare una spesa così importante?
Sono rimaste, infatti, fuori dall’indagine altre tre fonti di odori (ops!!), ovvero: due impianti che trattano gli stessi codici CER della Bioecoagrim, la discarica in contrada Cruste, ai piedi di Lucera e, l’impianto di compostaggio, posto sulla SS16, a pochi chilometri da Lucera, e, infine , l’impianto di biomassa posto tra Foggia e Lucera.
“Esclusioni” che ripropongono, nella relazione della P.C.A., le maggiori dispersioni con addebito “sempre” principalmente alla società BioEcoagrim S.r.l. che tratta gli stessi codici CER degli esclusi!!!: “”odori sprigionati durante le fasi di decomposizione della materia prima “”, si legge, e, si precisa, per fortuna: “”che non ci sono effetti negativi per la salute dei cittadini, e che le soglie riscontrate sono di molto inferiori alle concentrazioni considerate pericolose negli ambienti di lavoro e a maggior ragione ancor meno in esterno all’impianto e sul territorio circostante“”. Suona stonata anche questa”cover, dunque, caro Sindaco: con altri soldi pubblici, ha sfondato porte già aperte!
Il gusto di apparire e di rimanere incollato, con il posteriore, alle sue poltrone, quella di Sindaco e quella di delegato all’ambiente, lo spinge ad andare incontro e a consumare, continuamente, topiche clamorose; è ormai più che evidente e garantito che potrà farne installare anche diecimila di “NASI”, ma, ahimè, i suoi interessi personali andranno sempre oltre gli interessi della comunità, che dovrà sopportare per chi sa quanto altro tempo i “miasmi denunciati”, a “dire” del Sindaco, da centinaia e centinaia di milioni di persone!!!.
Il problema della puzza, resterà irrisolto, e per chissà quanto ancora; per l’ennesima volta diciamo: “Sindaco, non sarebbe più logico concedere SUBITO le autorizzazioni all’azienda di compostaggio per convertire l’impianto in ambiente anaerobico ed eliminare almeno una delle “puzze” tanto odiate?
Si vuole ricordare ai lettori che l’azienda Bioecoagrim da oltre tre anni chiede di essere autorizzata alla eliminazione delle emissioni odorifere, QUELLE PROPRIE, quelle di produzione del compost; ma il Sindaco di Lucera, nonché delegato all’ambiente, continua a negare le autorizzazioni per la riconversione, e a negare, così, la “vivibilità” sul territorio, ammesso (e non concesso) che le “puzze” siano “solo” (ma non “solo”) della BioEcoagrim! Che ci sembrasse che non ci fosse la volontà di risolvere il problema, l’avevamo capito ieri!! Quali fossero i motivi di questo “diniego”, l’abbiamo capito oggi: il caro Sindaco ha gettato la maschera, con il suo affannoso tentativo di appoggiare, anzi , di proporre “in primis”, a favore della Provincia, l’aggiudicazione di una parte (quella monca) dell’azienda “tanto detestata”; a saperlo, ci saremmo messi da parte, concedendogli “tale onore”. Nel frattempo, purtroppo, chissà per quante altre stagioni, la popolazione dell’Italia e delle Isole minori, appaierà le puzze avvertite d’estate, sempre e solo all’azienda Bioecoagrim!
Stefano Montagano