“Su oltre 40 ospedali in Puglia solo 13-14 ospedali fanno l’80 per cento delle prestazioni, questo significa che dovremo tagliarne parecchi per rendere il sistema più efficiente. I sindaci possono arrabbiarsi quanto vogliono, ma io non sono qui per essere rieletto, ma per fare il presidente e non essere commissariato dal governo per la sanità”. È perentorio Michele Emiliano durante l’inaugurazione della nuova sede della Camera di commercio di Foggia. Lo spunto per parlare del tema vero che ha contrassegnato (negativamente) il regno del predecessore Nichi Vendola arriva dallo spettro del deficit sanitario a causa della spesa eccessiva per i farmaci innovativi. “Lo stesso farmaco, ad esempio quello per l’Epatite C, costa molto di più da noi che in Francia, per questo i conti della Puglia rischiano di sballarsi – ha affermato l’ex magistrato che ha conservato per sé la delega alla sanità -, abbiamo la necessità di tagliare per rientrare nella spesa”. Quanto ai rapporti tra politica e management, si rivolge al direttore generale (appena nominato) dell’Asl di Foggia, Vito Piazzolla, per lanciare il messaggio risolutivo: “I politici che fanno pressione per determinare alcune scelte li mandi da me, saprò come accoglierli…”.
Casa Divina Provvidenza, largo ai privati
È di qualche giorno fa la proposta avanzata da 17 consiglieri regionali per la gestione diretta della Regione Puglia delle due sedi della Casa Divina Provvidenza (Foggia e Bisceglie). Ipotesi messa immediatamente a tacere da Emiliano, proprio a pochi giorni dalla scadenza della presentazione delle offerte di acquisto (il 10 ottobre). “Non c’è ancora questo programma (gestione diretta, NdR) – spiega il governatore a l’Immediato -, peraltro tecnicamente non è possibile. Bisogna fare la gara. Se qualche privato l’acquista si chiude la storia, se poi dovesse andar deserta la gara vedremo. Ma non ci fasciamo la testa prima di essercela rotta”.
Intanto arrivano le prime sollecitazioni dal commissario straordinario Bartolo Cozzoli: “A prescindere dall’interesse della Regione Puglia a prendere direttamente parte alla procedura di cessione – volontà che non rientra nelle prerogative dello scrivente – ritengo doveroso rammentare quali sono i temi urgenti sottoposti alla Regione Puglia e sui quali si sono già svolti numerosi incontri, ma si resta in attesa di risposte: definitiva classificazione ed adeguamento delle tariffe per i pazienti dell’Istituto Ortofrenico, con la contestuale possibilità di procedere a nuovi ricoveri; attivazione di nuove attività riabilitative ad alta intensità assistenziale; rimodulazione delle attività attualmente esistenti nell’ottica di un integrazione con i servizi pubblici attualmente assicurati e che consentendo una piena integrazione nella rete riabilitativa e ospedaliera regionale abbiano come conseguenza anche un ulteriore incremento dei ricavi”.
Gli interventi richiesti sono ritenuti “importantissimi per il raggiungimento dell’equilibrio nella gestione, per il successo della procedura e, di conseguenza, per la continuità aziendale e per la salvaguardia dei livelli occupazionali”. “Auspico – conclude Cozzoli – che il giorno 6 ottobre si faccia chiarezza soprattutto su questi argomenti”.