Il calo delle coperture vaccinali è “responsabile di molti casi di morbillo e pertosse, causa del decesso di alcuni lattanti”, lo affermano in una nota i medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in occasione della presentazione dei dati sul numero delle vaccinazioni obbligatorie e non pubblicati dal Ministero della Salute. “Senza le vaccinazioni – spiega Alberto Villani, responsabile Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale della Santa Sede – , ci troviamo a dover fronteggiare di nuovo queste malattie, che invece sarebbero facilmente prevenibili. Ad esempio osserviamo epidemie di pertosse e morbillo, oltre al ritorno, in Europa, di alcune malattie che erano state debellate da molti anni, come ad esempio la poliomielite”.
I dati: mai così bassa la copertura da 10 anni
Proprio oggi il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, ha espresso pubblicamente la propria preoccupazione: i dati dell’Iss infatti indicano un tasso di vaccinazioni al di sotto degli obiettivi minimi previsti dal precedente piano. Al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B e la percentuale cala ulteriormente per le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia che raggiungono una copertura dell’86%.
Il calo notevole riguarda anche gli adulti, con l’immunizzazione contro l’influenza, che la scorsa stagione si è fermata al 13,6% per tutte le fasce di età, restando al di sotto del 50% anche negli anziani, quelli per cui è più indicata, toccando il minimo degli ultimi 10 anni. Questi dati, afferma il rapporto annuale, ci mettono dietro a tutti gli altri paesi dell’Europa occidentale, con solo i paesi dell’Est che hanno tassi inferiori, mentre Olanda e Gran Bretagna sono i “primi della classe”.
Numero verde
Come mai l’allarme è così serio? Il fenomeno del calo della copertura rischia di compromettere l’effetto “immunità di gregge”, qualora il numero dei soggetti vaccinati dovesse diminuire al di sotto della soglia minima.
Per informare i cittadini sull’importanza delle vaccinazioni e sui rischi connessi alle malattie infettive che aiutano a prevenire, debutta oggi il call center nazionale Vaccini e Vaccinazioni. Il numero verde 800 56 18 56 sarà attivo il lunedì dalle 10 alle 18, con esperti in grado di rispondere a ogni dubbio e curiosità su un tema spesso al centro dell’attenzione per le troppe, e a volte errate, informazioni che circolano sul web. Il numero verde è promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della Salute e dall’Università degli Studi di Foggia ed è patrocinato da SItI – FIMP – SIP – FIMMG.
La situazione in Puglia
“In un anno, la percentuale nazionale dei vaccini è diminuita e la Puglia non ha fatto eccezione per tutte le vaccinazioni. Nella nostra Regione, però, il calo è stato da record, il 5% in meno, per il morbillo, la parotite e la rosolia. È opportuno sapere dalla Regione, quindi, le ragioni della riduzione e se siano state adottate misure per arginare il fenomeno”. Lo dichiara il presidente del Gruppo di Forza Italia, Andrea Caroppo, che presenterà un’interrogazione consiliare a riguardo. “Secondo il rapporto del Ministero della Salute – prosegue – nel 2013, in Puglia, il 90,64% dei bambini veniva vaccinato per le tre malattie in questione. Oggi, invece, a distanza di solo un anno, la percentuale è scivolata fino all’85,07% dei piccoli. Tra le più basse d’Italia”.
“È una situazione molto delicata che può esporre i bambini a gravi rischi per la salute – conclude Caroppo – ed invito la Giunta regionale ad attivarsi nell’immediato in questa direzione”