“I soloni della legalità di oggi dimenticano che l’amministrazione precedente di sinistra in dispregio all’art. 42 del Tuel non ritenne di sottoporre all’attenzione del consiglio comunale l’affidamento dei servizi di riscossione dei tributi locali all’Aipa: affidamento che irritualmente avvenne con semplice delibera di giunta, evidentemente per norma incompetente ad autorizzare esternalizzazioni di servizi comunali” . Sulla vicenda del cambio di riscossione tributi da Aipa a Mazal Global solution interviene il consigliere di maggioranza Bruno Longo.
La vicenda del cambio di gestione è arrivata in Parlamento tramite i deputati Lello Di Gioia e Colomba Mongiello. Presenteranno un’interrogazione al ministro Padoan “affinché si chiarisca il percorso poco trasparente e un po’ pasticciato che ha accompagnato l’intera vicenda. C’è la possibilità di trovarsi di fronte a un danno erariale anche se resterà aperto l’aggio trattenuto da Aipa”. Si chiede come mai il contratto con la vecchia società di riscossione non sia stato rescisso.
L’attesa della rescissione
Longo sintetizza il pregresso: “Nel corso della relativa gara svoltasi nel 2011, prima ritengono convenienti le condizioni contrattuali e finanziarie dell’Aipa con un aggio che supera il 7% del riscosso, a danno di altre ditte che offrono circa la metà, e poi invertono la rotta, ed anche questo è strano, contestando tutto ciò che fu debitamente trasferito nei contratti e nei capitolati, creando di fatto contenziosi, ma senza avere la prontezza, a tutela dell’ente, di rescindere il contratto, pur avendone la podestà legislativa.
Sindaco, giunta e maggioranza consiliare, in coerenza con la norma che destina alla competenza del dirigente responsabile del servizio gli atti di gestione, demandarono de plano a Carlo Di Cesare, laddove vi fossero le motivazioni, la relativa rescissione contrattuale. Dopo più di un anno siamo ancora aspettando le decisioni di un dirigente che ritenne nel 2011 l’offerta dell’Aipa la migliore in assoluto e che oggi contesta”.
Una “telenovela” fra amministrazione e burocrazia
“La telenovela speriamo finisca con l’arrivo del terzo parere risolutore del confuso Ministero dell’Economia e delle Finanze, che se sarà favorevole al Di Cesare quest’ultimo non potrà fare altro che raccogliere il coraggio e prendersi la responsabilità anche risarcitorie di rescindere il contratto, ma che se sarà a lui sfavorevole, alla stregua, non potrà fare altro che adeguarsi e rimuovere ostacoli e rallentamenti da lui stesso frapposti nell’interesse nell’Ente e della normale ripresa degli introiti provenienti dai tributi locali. Diversamente qualche riflessione sugli incarichi dirigenziali si dovrà pur fare”.
“Poi sul misterioso e fantasioso, parere del Mef, che addirittura autorizzava il comune alla rescissione del contratto con Aipa e che il Dirigente comunale avrebbe quindi tenuto nascosto, vi è ragione di credere che gli Onorevoli parlamentari Di Gioia e Mongiello si siano distratti o abbiano ricevuto una falsa notizia poiché è proprio nel parere, inviato al Di Cesare in data 18.09. 2015, dal Ministero, che quest’ultimo ammette la sua incompetenza a risolvere contratti di natura pattizia.
Il contesto dei fatti

Ricordo agli onorevoli Di Gioia e Mongiello, dal sottoscritto stimati ed apprezzati, che l’affidamento ad Aipa avvenne, nelle forme descritte, ad opera di un amministrazione diversa da quella attuale e dove invece i loro rispettivi partiti erano ampiamente rappresentati e dotati di determinanti poteri decisionali. Si spera che anche autorevoli commentatori diano alla vicenda la sua giusta dimensione spazio-temporale, giuridica e amministrativa e che si evitino deformazioni sulle eventuali responsabilità, con insinuazioni ,dubbi e maldicenze elevate a notizia, e che invece per la falsità dei contenuti appaiono al limite della calunnia e della diffamazione.
La questione dell’Aipa, in città, sta assumendo la stessa connotazione neuro-politica descritta nell’imponente opera del premio Nobel Solzenicyn, dove le illegittimità e le anomalie eventualmente commesse da una amministrazione e da una burocrazia vengono fatte scientificamente ricadere su di una amministrazione diversa ed estranea a decisioni prese in precedenza”.
Landella sull’interrogazione parlamentare
«L’interrogazione parlamentare presentata dai deputati Colomba Mongiello e Raffaele Di Gioia circa il delicato ed importante tema del servizio di riscossione tributi nella città di Foggia è un’iniziativa positiva, che spero possa contribuire a fare chiarezza su questioni rispetto alle quali l’Amministrazione comunale ha già investito il Ministero dell’Economia e delle Finanze». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella.

«Questa interrogazione è un importante segnale di attenzione, specie perché arriva da chi negli anni scorsi, evidentemente ha sottovalutato le conseguenze negative dell’affidamento alla società Aipa SpA del servizio di accertamento e riscossione dei tributi nella città di Foggia, rispetto al quale dai banchi dell’allora minoranza evidenziai e denunciai in prima persona tutta una serie di rischi e di anomalie, a partire da un significativo aumento del sinallagma contrattuale rispetto alla precedente gestione del servizio e da una successiva rinegoziazione dell’aggio che portò paradossalmente ad un ulteriore rialzo degli introiti per Aipa SpA rispetto alla stessa previsione economica contrattuale – dichiara il sindaco di Foggia –. Contestazioni per le quali fui duramente attaccato dalla maggioranza politica e consiliare che sosteneva la precedente Amministrazione comunale ed anche da chi, di fatto, la fiancheggiava dall’esterno. Dunque parliamo di una eredità della stagione di governo del centrosinistra e del Partito Democratico, che ho trovato al momento del mio insediamento e sulla quale, sia pure nella complessità della vicenda, siamo intervenuti per correggere gli errori commessi nel passato – sottolinea il primo cittadino –. Sono quindi convinto che portare la questione in Parlamento possa essere utile a definire compiutamente i termini di quanto accaduto, soprattutto perché si tratta degli stessi chiarimenti richiesti dal Comune di Foggia».
«Ai nostri due deputati ricordo infatti che l’unico atto prodotto dalla Giunta comunale è la deliberazione con la quale abbiamo annullato l’aggio a favore di Aipa SpA per la riscossione dell’Imu. Decisione che ha trovato conferma nel bilancio di previsione 2014 – sottolinea il primo cittadino –. Proprio su questo punto, come più volte ripetuto, è in corso un contenzioso tra il Comune di Foggia e la società, al fine di stabilire se l’aggio relativo all’Imu e al Fondo di Solidarietà comunale sia stato trattenuto in modo legittimo o illegittimo».
«Al momento sulla questione esistono due pareri di segno discordante. Circostanza che ci ha indotto ad invocare in modo formale al Ministero un parere “di sintesi”, sulla base del quale costruire le azioni da mettere in campo – evidenzia il sindaco di Foggia –. Sono fiducioso che questa interrogazione parlamentare, che segue dunque le iniziative già attivate dall’Amministrazione comunale, possa contribuire a fare chiarezza. Quanto al fitto del ramo d’azienda che ha portato al cambio di società nella gestione del servizio di riscossione dei tributi, è opportuno ribadire che si tratta di un procedimento di natura gestionale, di cui l’organo politico ha semplicemente preso atto. Ovviamente gli Uffici dei Servizi interessati stanno procedendo alle verifiche relative al possesso dei requisiti da parte della Mazal Global Solution Srl».