“Quello che è accaduto ieri è quanto di più eccepibile potesse accadere in una comunità evoluta”. Ad affermarlo è Mariapia Berardi della segreteria cittadina del Pd di Cerignola. “Le parole con le quali il sindaco Franco Metta si è espresso offendendo una consigliera comunale, sono un sopruso già nella loro essenza, tanto più se pronunciate da un’istituzione quale il sindaco di una città”.
E ancora: “L’abuso di una terminologia eccessivamente stereotipata, che offende la dignità della donna e l’intelligenza di una consigliera di opposizione che semplicemente svolge il suo ruolo, è un atteggiamento che ci riporta in altri contesti storici, in cui prevaleva nettamente la cultura sessista. Definire la Consigliera Comunale (Maria Dibisceglia) dandole della “Gufetta”, “Principessa”, “Carina” è stata l’ennesimo atto di cattiva politica della nostra amministrazione, se poi si aggiungono giudizi di valore quali “da di matto”, si rischia di cadere in assimilazioni patologiche offendendo la sensibilità di chi soffre di reali patologie. In primis in qualità di cittadina e poi in qualità di membro della Conferenza provinciale delle donne PD di Capitanata, chiedo siano doverose le pubbliche scuse del primo cittadino alla consigliera Maria Dibisceglia ed a tutte le donne che lei rappresenta”.