Ferie finite? Non per i tedeschi che sono ancora sul Gargano a godersi l’ultimo scorcio d’estate. L’anno scorso l’alluvione funestò questo periodo, le due settimane di settembre prerogativa dei turisti nordici. Come ad aprile, maggio ed inizi di giugno. Non solo tedeschi, anche francesi e inglesi. I primi viaggiano soprattutto in camper che si stagliano al sole sulle strade di primavera, francesi e inglesi scelgono preferibilmente b&b. Ad ottobre il Trabucco di Peschici attende una comitiva da Taiwan, il campeggio San Nicola gli svizzeri per le ferie della vendemmia quando le scuole lì restano chiuse.
Il camping San Nicola
La stagione per gli albergatori ha registrato un aumento dei flussi al di sopra del 10%, i campeggi del 6%. Non esulta il titolare di San Nicola la struttura consacrata fra i dieci campeggi più belli d’Italia sui giornali nazionali: “Ma ci hanno scoperto tardi, gli italiani sono pochi, fanno turismo mordi e fuggi nell’arco di 1500 Km, meno male che ci sono gli stranieri”.
La capienza è di 1100 persone su 85mila mq, il 60-70% parla tedesco, dato che scende di poco in agosto per l’aumento del numero degli italiani. A prescindere da come si suddividano le ferie nei diversi paesi, secondo il titolare il calo deriva dal fatto che “gli italiani sono caciaroni e i tedeschi preferiscono non incontrarli in vacanza. C’è poi la questione prezzi che in bassa stagione è più abbordabile”.
Imprenditori del settore dal 1966, “quando a Peschici l’economia era quella del carrubo, del cappero e dell’incenso” ricordano che un tempo “il turismo era il Gargano in Puglia, poi è arrivato il Salento sulla spinta degli assessori che l’hanno promosso”. Ora però ben due rappresentanti della Capitanata siedono in giunta: “Mica assessori al turismo però… il Gargano è molto più bello”. Storia antica di un confronto fra due aree della regione.
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Aperitivo al Trabucco
Peschici biancheggiante sulla montagna e il sole che declina al “Trabucco da Mimì”, un punto di ristorazione rinomato e molto frequentato soprattutto d’estate. Domenico e Vincenzo Ottaviano, gemelli, nipoti di Mimì, accolgono giovani e meno giovani tutti i giorni. Domenico – 25 anni, terza generazione di addetti ai lavori in famiglia – dice a l’Immediato: “E’ la location che la fa da padrone”. La stagione è andata bene, i due mesi estivi hanno fatto registrare tutti i 40 tavoli pieni per 160 coperti di cui 120, in questi ultimi giorni, occupati da tedeschi.
Da tre anni si organizza “l’aperitivo al tramonto”, 3 o 4 euro nel momento più suggestivo della giornata in compagnia del rock’s food, cibo da portare sugli scogli come il fish burger con alici marinate e rucola. Romantico e di grande attrazione, “non certamente da abito da sera” il “momento aperitivo” rientra in quelle novità che, sulla base di una cucina tradizionale, i giovani della famiglia hanno inaugurato.
“Il Comune di Peschici può fare di più”

Ombre nello scintillio della location ci sono. Ottaviano, appena gli chiedi qualcosa sul comune di Peschici, sbotta: “Non siamo loro amici, per la verità, anche se in consiglio siede qualche imprenditore come noi, sono più amministratori di lungo corso. Mancano servizi extraurbani, autobus, cartellonistica di accoglienza, non ci sono parcheggi e il traffico è spesso ingolfato. Segnalazioni? Ma queste cose le devono fare loro, è assente una seria programmazione turistica oltre gli eventi del cartellone estivo, non capiscono le necessità del territorio. Si può fare meglio e di più”.
Anche sul servizio raccolta di rifiuti hanno avuto qualche problema poi a luglio la situazione è migliorata. Certo la differenziata è ancora un miraggio: “Se sta al 4% a Foggia come si può pensare che a Peschici sia diverso?”.
L’oasi del Trabucco attende gli ospiti di Taiwan ad ottobre: “Da noi si parla francese, inglese e tedesco, sul sito ci sono anche le informazioni in russo”. Sul sito altrabucco.it si narra la storia di questa macchina da pesca, del jazz a ritmo di onde marine, della commistione di sapori. A pochi passi dai campeggi di Spiaggia Lunga e San Nicola, fra quelli che ospitano più stranieri.