Zuppa e fave, fave e cicorie, pane, pomodoro e olio di Carpino. Ma soprattutto tanta gente e ottima musica per la serata conclusiva del ventesimo Carpino Folk Festival. La terra vibra mentre il pubblico balla sfrenato grazie agli ospiti sul palco. Prima la musica africana di Gasandji, poi quella latina di Amparo Sanchez e, infine, la tarantella dei Cantori di Carpino, trascinata da Antonio Piccininno, un giovanotto classe 1916.
Gente da tutta la provincia, ma anche da altre regioni, Molise e Abruzzo in particolare. Ci sono anche ragazzi del gruppo Emergency, giunti da città lontane come Bergamo e Padova. E c’è una nutrita rappresentanza da San Marco in Lamis, tutti con la t-shirt che pubblicizza la notte bianca del prossimo 22 agosto. Una grande festa in una piazza del popolo come sempre gremita. Lunghe file agli stand per gustare i prodotti locali, fave su tutti ma anche formaggi e buon vino.
Sul palco Pasquale Di Viesti, presidente dell’associazione “Carpino Folk”. Con lui il sindaco Rocco Manzo e il presidente del Parco del Gargano, Stefano Pecorella. Ringraziamenti per tutti, in primis alla Regione Puglia per il sostegno economico. Poi un toccante ricordo di Antonio Facenna, l’agricoltore ucciso dall’alluvione nel settembre dello scorso anno e che proprio un anno fa era con gli altri a ballare in piazza durante la scorsa edizione. In piazza, alcuni carpinesi ricordano Peppino Scanzano, 39 anni, morto pochi giorni fa, durante il festival, per un attacco cardiaco. Spillava la birra davanti al bar della piazza.
Ad animare la serata, gli ospiti musicali. Amparo Sanchez, fermata da l’Immediato dopo l’esibizione, avrebbe continuato a suonare volentieri se non ci fossero stati una scaletta e degli orari da rispettare. E questo la dice lunga sull’ottima accoglienza che il Gargano ha riservato agli artisti. La serata è proseguita senza intoppi fino al gran finale con i cantori e la suggestiva, quanto toccante, “Ninna nanna” del maestro Piccininno. La ventesima edizione del Carpino Folk Festival, dedicata a “Damatira”, la madre terra, si è conclusa nel migliore dei modi dopo una settimana di eventi tra enogastronomia, cultura, musica e tradizione.