Triste primato per la Puglia, fra le prime dieci regioni in Italia per numero di furti di opere d’arte e materiale archeologico. Nella nostra regione si sono registrati 26 casi denunciati in un anno, risultato che la piazza al nono posto nella classifica nazionale stilata dall’Osservatorio Assiv sulla vigilanza privata in base ai dati Istat più recenti. Il primo posto è occupato dal Lazio con 81 furti denunciati, seguita da Lombardia con 77 e Campania con 55. In Puglia il primato negativo è di Foggia con il 27% dei furti denunciati, seguita da Bari con il 23%, Lecce con il 19%, Barletta-Andria-Trani con il 15%, Taranto e Brindisi con il 7% ciascuna. La Capitanata, nota per l’immenso patrimonio archeologico e i siti storici, è da tempo bersagliata da predoni, tombaroli e topi d’appartamento. Facile dunque immaginare che potesse occupare il primo posto in Puglia.
Ma i furti di opere d’arte rappresentano solo una piccola percentuale rispetto ai circa 250.000 furti commessi ogni anno a danno delle abitazioni, che nel periodo estivo diventano facile preda dei ladri. L’ASSIV-Confindustria, l’associazione delle imprese di vigilanza e servizi fiduciari, rinnova i consigli per chi parte in vacanza e non vuole ritrovare svaligiata la propria casa in città. In primo luogo è bene evitare di far sapere pubblicamente il periodo e la durata della vacanza, quindi continuare ad usare la formula generica “in questo momento non possiamo rispondere” nella segreteria telefonica e poi fare attenzione a non diffondere post sui social network con informazioni dettagliate sulle proprie vacanze. Se si sta via a lungo, è meglio non far accumulare la posta nella cassetta chiedendo a un vicino di ritirarla. Attivare un servizio di pronto intervento su allarme che faccia arrivare sul posto una guardia giurata armata, evitando di far correre il rischio di incontri sgraditi a parenti o amici incaricati di intervenire in caso di allarme. Come misura estrema, in assenza di efficaci misure antintrusione, è consigliabile fare un elenco e fotografare gli oggetti di valore, in particolare preziosi e opere d’arte, per avere più probabilità, in caso di furto, di ritrovarli fra le refurtive eventualmente recuperate dalle forze dell’ordine.