“Scippi. Rapine stradali. Cittadine inseguite nei portoni da criminali senza paura. Controllo del territorio: zero assoluto. Lo Stato ci dia supporto. La città è stanca. Io sono stanco”. Questo lo sfogo del sindaco di Cerignola, Franco Metta solo due giorni fa. Sulla questione, abbiamo sentito il vicequestore Loreta Colasuonno, proprio nel giorno dell’arresto di quattro banditi, protagonisti dell’assalto a un tir proprio a sud della città. Un’operazione brillante, resa possibile grazie all’unione di polizia e carabinieri.
Ma dalle forze dell’ordine emerge una differenza di vedute col primo cittadino: “Mancanza totale di controllo del territorio? Le parole del sindaco mi sembrano un po’ eccessive. Noi ci siamo e facciamo il possibile – dice Colasuonno -. Anzi, facciamo più di quello che possiamo. È vero, a Cerignola l’allarme sociale c’è, soprattutto negli ultimi mesi, ma ripeto, da parte nostra c’è la massima attenzione nonostante i mezzi risicati di cui disponiamo”. Addirittura, solo recentemente, alcuni problemi a una delle volanti della polizia “hanno costretto gli agenti a un turno di pattugliamento a piedi ed in borghese”, ci rivela la Colasuonno. È chiaro che diventa ancora più complicato fermare la criminalità in questo stato. Ne è convinto lo stesso questore Piernicola Silvis, chiamato proprio oggi, insieme al comandate provinciale dei carabinieri, Antonio Basilicata, a un vertice sicurezza in prefettura sul caso Cerignola. “La città è presa di mira – il commento di Silvis – ma l’ottima collaborazione tra forze di polizia può fare molto per arginare i malviventi”. Anche Basilicata ha esaltato il lavoro di squadra, tornando sull’operazione di oggi: “Abbiamo fermato gli assalitori dei tir utilizzando la loro tecnica e bloccando le strade da entrambi i lati. Ma senza usare camion incendiati – scherza il comandante -. Per una volta li abbiamo rubato il mestiere”.
Il vertice in prefettura
“Esco incoraggiato, rasserenato e confortato – fa sapere Metta – dall’incontro appena terminato in Prefettura, con la partecipazione di sua eccellenza il prefetto di Foggia, del questore di Foggia, dei comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di finanza, del Corpo forestale dello Stato. Tutti hanno ascoltato il sindaco di Cerignola. Tutti hanno affrontato con professionalità eccelsa, infinita disponibilità ed estrema competenza le istanze rappresentate dal sindaco a nome della sua collettività. Lo Stato c’è e ci sarà. È quanto volevo, per poter incoraggiare, rasserenare, confortare la mia città. L’esame delle problematiche è stato accurato, specifico, costruttivo. Le parole conclusive del prefetto sono state inequivoche: ‘Sarà fatto ogni sforzo'”. Prima di proseguire: “Non ritengo corretto istituzionalmente entrare nei dettagli della corale e franca discussione. Ma la conclusione di sua eccellenza il prefetto è riassuntiva di tutta la disamina. Ringrazio il questore e i comandanti di Carabinieri e Guardia di finanza per la attenzione, la disponibilità, la espressa volontà di far sentire la vicinanza dello Stato a tutti i cittadini di Cerignola. Un particolare ringraziamento alla dottoressa Malaspina del Corpo forestale dello Stato, che, nel confermare la presenza del Corpo in Cerignola ad iniziare dal prossimo settembre, ha speso parole di elogio per la disponibilità concreta e la fattività prestata a tal fine dalla mia Amministrazione. La ferma volontà della città, espressa nella manifestazione di venerdì 24 luglio, di fare fronte comune contro la delinquenza ad ogni livello, ha trovato negli organi istituzionali statali adesione e sostegno. La battaglia per la legalità sarà dura e difficile. Nessuno ha negato la complessità della situazione. Ma l’impegno sarà massimo. Ognuno farà la propria parte. Sono certo che facendo – come abbiamo deciso – fronte comune, la battaglia, pur ardua, sarà alla fine vittoriosa“.